Carige – Scalda i motori per il lancio del bond subordinato

Carige al lavoro per mettere a punto il lancio del bond subordinato. Il consiglio di amministrazione dell’istituto dovrebbe riunirsi il 23 ottobre, secondo indiscrezioni di stampa, per nominare l’advisor per l’operazione.

L’obiettivo, reso cogente dalla richiesta della Bce che non intende accettare deroghe, è quello di riuscire a concludere l’emissione entro il prossimo 31 dicembre.

Al momento sul tavolo vi sono diverse ipotesi operative su come strutturare l’operazione, anche se lo studio nel dettaglio sarà completato con l’ausilio dell’advisor. La speranza è quella di riuscire a trovare un meccanismo per contenere il rendimento dei titoli entro la soglia del 10 per cento.

Tra le possibilità vi è un private placement tra investitori istituzionali con la partecipazione dirette degli stessi soci o, eventualmente, con il loro appoggio come garanti per l’invenduto. Una possibilità che vedrebbe il sostegno dell’azionista di maggioranza Vittorio Malacalza e sulla quale si è espresso a favore anche il socio Aldo Spinelli, che detiene una quota vicina al 2 per cento.

Quanto all’ammontare dell’emissione, dovrebbe essere attorno ai 200 milioni, cifra che consente un certo margine sopra i 150 milioni che rappresentano il minimo necessario per riportare l’indice Tcr al minimo richiesto pari al 13,125% della soglia Srep 2018, contro il 12% del Tcr phased in al 30 giugno 2018.

Lo scorso mese di marzo la banca aveva effettuato un road show per emettere un bond T2 per un ammontare compreso tra i 300 milioni e i 500 milioni, ma aveva rinunciato dopo avere ottenuto adesioni per circa 100-150 milioni. A maggio era tornata a sondare il mercato ma la risposta era stata ancora fredda.

Infine, secondo indiscrezioni, in pole position per ottenere il mandato di advisor ci sarebbe Ubs, banca dalla quale proviene il neo Ad Fabio Innocenzi e che faceva parte del pool di banche che avevano assistito Carige per il primo tentativo di emissione, insieme a Credit Suisse, a Deutsche Bank e a JP Morgan.

Intanto a Piazza Affari prosegue il recupero del titolo che intorno alle 11:40 segna un +1,7% a 0,0057 euro.