“Pierrel è finalmente in movimento sul business operativo, grazie al raggiunto equilibrio patrimoniale e alla situazione finanziaria favorevole. Sì, dal rovesciamento di prospettiva non si torna indietro”. Così Francesco Pepe, Cfo della società campana (attualmente in aumento di capitale) giunto 15 mesi fa nella società farmaceutica specializzata nel dental care, ha investito gli ultimi sette nel perseguire la serrata strategia di ristrutturazione patrimoniale e gestionale.
“Una strategia chiara proposta dal management e condivisa dai soci rilevanti (Fin Posilippo e Bootes), il cui committment si è sostanziato nel corso delle negoziazioni con gli istituti di credito. Negoziazioni che hanno permesso alla società, pressoché contestualmente, sia di ridurre la sua posizione debitoria per circa 8 milioni, attraverso l’acquisto dei crediti vantati dalle banche da parte degli soci, sia un rapido processo di ricapitalizzazione”. Questo innescato da una patrimonializzazione frutto delle rinunce, sempre da parte dei soci Fin Posilippo e Bootes, ai predetti crediti e ai relativi versamenti per pari importo in conto futuro aumento di capitale.
Definita nel luglio 2017, per Pepe “la strategia ha trovato il suo consolidamento il 28 febbraio 2018 con l’approvazione del progetto di bilancio al 31 dicembre 2017, che ha annunciato una situazione patrimoniale e finanziaria in forte discontinuità con il passato, trovando poi conferma nei dati trimestrali, semestrali e, da ultimo, nella novestrale 2018: una debitoria bancaria sostanzialmente azzerata ed un equilibrio patrimoniale ‘stabile'”.
Bisogna fare un passo indietro per capire la svolta di Pierrel, prendendo in considerazione due indicatori: patrimonio netto e posizione finanziaria netta. Fatto perno sul 30 giugno 2017, il patrimonio di Pierrel era negativo per circa 4,5 milioni di euro, mentre la posizione finanziaria netta registrava meno 16 milioni. Attualmente, come evidenzia Pepe, la situazione patrimoniale è “Capovolta. Non trovo altro aggettivo più efficace: il patrimonio di Pierrel ammonta a circa 14,3 milioni di euro in positivo e la posizione finanziaria netta registra un valore negativo di circa 1,5 milioni di euro”.
Equilibrio patrimoniale e situazione finanziaria più rosea hanno permesso alla società ed al management di concentrarsi sul futuro, per sfruttare appieno la posizione raggiunta: Pierrel è uno dei tre maggiori fornitori globali di anestetici dentali e il 2° negli USA per l’Articaina, grazie al suo Orabloc. Per Pepe “L’attuale scenario favorisce politiche di approvvigionamento a condizioni di maggior favore. Soprattutto dal punto di vista finanziario si aprono opportunità di accesso al credito ed ad altri strumenti, come il leasing, utili a una pianificazione con più certezze e flessibilità, elementi fondamentali per raggiungere gli obiettivi di medio e lungo del piano industriale 2018-2020”.
Obiettivi che il Cfo di Pierrel riassume così “Continuare il processo di crescita attraverso la realizzazione degli investimenti programmati (raddoppio delle linee produttive e iter registrativi in nuovi mercati e per nuove molecole), migliorare i processi interni e nel portare avanti una politica di cost saving volta ad un livello di efficienza sempre più elevata, innalzando la qualità e la compliance che contraddistinguono, in un mercato altamente regolamentato come quello farmaceutico, il marchio Pierrel nel mondo. L’obiettivo? Aumentare il fatturato e la crescita del business complessivo ma soprattutto raggiungere livelli di marginalità tali da poter remunerare finalmente i nostri azionisti”.