Dall’inizio di questa settimana le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Victor Massiah stanno effettuando uno stretto movimento laterale tra la resistenza statica posizionata a 3,012 euro e il supporto, sempre statico, a 2,926 euro, che è anche il minimo degli ultimi 19 mesi e mezzo.
Fino alla chiusura di ieri questa fase laterale ha consentito di bloccare il pesante movimento ribassista che è partito lo scorso 27 settembre per i corsi delle azioni Ubi Banca, ma anche per quelli degli altri titoli bancari quotati a piazza Affari, e di scaricare parte dell’ipercomprato evidenziato dall’indicatore Rsi a 14 sedute che comunque rimane sotto quota 30.
Nel caso in cui le quotazioni dei titoli del gruppo bancario lombardo riescano a oltrepassare di slancio la sopracitata resistenza statica posizionata a 3,012 euro, ci potrebbe essere spazio per un allungo verso la successiva barriera individuabile a quota 3,105 euro. Il superamento di questo livello, confermato in chiusura di seduta e accompagnato da un deciso incremento dei volumi scambiati, potrebbe così permettere ai corsi delle azioni Ubi Banca di puntare verso un primo obiettivo rialzista di breve periodo a quota 3,143 euro, al di sopra del quale il successivo target è posizionabile a 3,225 euro. Arrivati questo punto, il rimbalzo avrebbe assunto le caratteristiche di un vero e proprio trend rialzista di breve periodo.
L’eventuale cedimento, confermato in chiusura di seduta, del sopracitato supporto statico posizionato a 2,926 euro, potrebbe implicare per le quotazioni dei titoli bancari in esame, la ripresa del movimento discendente avviato lo scorso 27 settembre con possibile scivolone verso il successivo supporto a quota 2,857 euro. Nel caso di cedimento di questo livello, l’ulteriore incremento della pressione dei venditori potrebbe spingere i corsi delle azioni Ubi verso un primo obiettivo ribassista di breve a 2,793 euro, al di sotto del quale il successivo target è a quota 2,726 euro, un livello che è stato visto l’ultima volta il 27 febbraio del 2017.
La performance da inizio 2018 dei titoli Ubi è pari al -18,4%, mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 18 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 3,97 euro, con un potenziale rialzista del 33,4 per cento.
Prezzo di riferimento: 2,976 euro
+8,4% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 3,225 euro;
+5,6% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 3,143 euro;
+4,3% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 3,105 euro;
+1,2% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 3,012 euro;
-1,7% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 2,926 euro;
-4,0% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 2,857 euro;
-6,2% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 2,793 euro;
-8,4% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 2,726 euro.