Il Consiglio di Stato si esprimerà tra 45 giorni sulla riforma delle popolari che, per quelle con un attivo superiore a 8 miliardi, prevede la loro trasformazione in spa. Il termine non è comunque vincolante, poiché la decisione potrebbe essere resa nota anche prima.
È quanto riportano le agenzie di stampa, aggiungendo che l’organo si pronuncerà sui ricorsi di alcuni azionisti delle banche popolari e di alcune associazioni di consumatori in riferimento al diritto di recesso esercitato, nonché sulla possibilità di creare una holding che controlli la spa.
I legali di tutte le controparti coinvolte si sarebbero trovati d’accordo nel chiedere al Consiglio di Stato di emanare direttamente la sentenza senza l’udienza di merito sulla questione, giudicando sufficienti gli atti depositati.
Si ricorda che la scorsa estate, tramite un decreto legge, il Governo aveva rinviato al 31 dicembre il termine per adeguarsi alla riforma.
Tra le banche popolari che devono ancora modificare la ragione sociale ci sono la Popolare di Sondrio tra le quotate e la Popolare di Bari tra le non quotate.