Banche – Nuovamente sotto pressione (-1,3%) con allargamento spread

Comparto bancario nuovamente penalizzato a Piazza Affari . Intorno alle 15:20 il Ftse Italia Banche segna un ribasso dell’1,3%, peggiorando progressivamente in calo

Continua a pesare l’incertezza relativa alla manovra economica varata dal Governo, su cui continuano a rincorrersi rumor di una bocciatura da parte della Commissione Europea.

Sono tornate a circolare di nuovo indiscrezioni sul probabile invio di una lettera da parte dell’organismo comunitario all’esecutivo italiano per chiedere chiarimenti sulla manovra.

Oggi è infatti fissato un incontro a Roma proprio tra Moscovici e il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, e nell’occasione la lettera potrebbe essere consegnata secondo i rumor. Proprio Tria però ha ribadito: “Faremo calare il debito di 4,5 punti nel triennio. A questo risultato non si potrà giungere con una strategia di austerity ma con una strategia espansiva. Il calo non ci soddisfa, ma comunque non è mai stato fatto in precedenza”.

In tale contesto lo spread Btp-Bund si allarga ulteriormente sopra 310 pb (fonte Mts Markets), mettendo nuovamente sotto pressione il settore creditizio.

Vendite su quasi tutti i titoli del listino principale, con Intesa Sanpaolo (-1,3% a 2,02 euro), UniCredit (-1,7% a 11,85 euro), Ubi (-0,9% a 2,95 euro), Bper (-1,1% a 3,53 euro) e Banco Bpm (-3,1% a 1,80 euro). Unica eccezione Mediobanca (+0,1% a 7,73 euro) su cui, come riportato da Bloomberg, Kepler Cheuvreux ha confermato il ‘buy’.

Sulla falsariga del settore bancario si muovono quasi tutti i titoli dell’asset management, con Azimut (-2,5% a 11,77 euro), Fineco (-2,1% a 9,49 euro), Banca Mediolanum (-2,3% a 5,31 euro) e Banca Generali (-2,2% a 19,79 euro).