Prosegue il lavoro del board e della prima linea manageriale di Generali in vista del 20 novembre, quando sarà varata la versione definitiva del nuovo piano industriale che dovrà essere presentato al mercato il giorno successivo.
Secondo quanto riportato da rumor di stampa, il prossimo 7-8 novembre è stato fissato un cda in cui si discuterà delle linee guida del piano, che si terrà a Monaco di Baviera, in Germania. Intanto, sono state avviate le attività propedeutiche in vista del vertice in terra tedesca.
Nei mesi scorsi Donnet, in un’intervista, aveva sottolineato che l’ottimizzazione finanziaria, lo sviluppo e la crescita degli utili, nonché la trasformazione del business model saranno i pilastri del nuovo piano strategico, dopo che con quello attuale è stato completato il turnaround industriale. L’attenzione del mercato è concentrata su come verranno impiegate le risorse raccolte con le recenti dismissioni e che saranno ripartite tra investimenti tecnologici, dividendi, riduzione dell’indebitamento ed eventuali acquisizioni nel caso si presentassero opportunità.
Nel frattempo, è mutato l’assetto azionario della compagnia, che ha visto salire al 23,73% il peso della componente italiana nel capitale dopo gli ultimi acquisti effettuati da Francesco Gaetano Caltagirone (salito al 4,41%) e dalla Delfin di Leonardo Del Vecchio (portatosi al 3,25%). Gli altri due soci rilevanti sono Mediobanca (primo azionista con il 13,04% ma destinato a scendere al 10% nel 2019) ed Edizione (la holding della famiglia Benetton cui fa capo il 3,04%). Se nel computo includiamo anche l’1,7% in mano al gruppo De Agostini (anche se la quota viene considerata come finanziaria) il peso sale al 25,43 per cento.
La salita nel capitale di Caltagirone e Del Vecchio potrebbe essere una mossa in vista del rinnovo del cda fissato per aprile 2019.
Intorno alle 10:30 a Piazza Affari il titolo segna un rialzo dello 0,8% a 14,35 euro, un andamento in linea con il Ftse Italia Assicurazioni (+0,7%).