Ritraccia dopo la corsa di martedì l’Indice Ingegneria e Impiantistica Italia che ha chiuso la seduta di ieri a -0,9% rispetto al -0,3% del corrispondente indice europeo.
Male anche il Ftse Mib (-1,3%) appesantito principalmente dal settore Automotive, in una giornata comunque negativa per le principali Borse europee.
Gli Eurolistini sono stati infatti penalizzati anche dall’avvio negativo di Wall Street, dove le trimestrali sopra le attese non sono state sufficienti a compensare le incertezze degli operatori sulla crescita globale, in attesa dei verbali della riunione del Fomc.
Sull’azionario, ritraccia dopo l’exploit della seduta precedente Prysmian (-2,8%) mentre ha chiuso poco mossa Leonardo (-0,1%).
Quest’ultima è entrata nella short list, come membro del consorzio FLV guidato da Fincantieri (+0,6%), per la gara Tamandarè da 1,6 milardi indetta dalla Marina brasiliana.
Il titolo del gruppo guidato da Giuseppe Bono è stata la migliore tra le Mid Cap, tra cui le vendite hanno invece penalizzato principalmente Salini Impregilo (-2,9%).
Infine, tra le società a minore capitalizzazione, nuovo calo per Astaldi (-5,6%) che non riesce a concretizzare il balzo in positivo avviato dopo che il tribunale di Roma aveva accolto la domanda di concordato preventivo in continuità.
La mattinata era invece stata caratterizzata dalle voci su un possibile intervento di Cassa Depositi e Prestiti a fianco di Salini nel salvataggio del gruppo, voce momentaneamente smentita da fonti vicine alla Cassa.
Chiusura positiva invece per Trevi (+0,7%) in scia alle indiscrezioni di stampa sulla possibilità di un maggiore impegno di CDP e del fondo Polaris nel prossimo aumento di capitale.