Dopo un momentaneo miglioramento le Borse europee riprendono l’atteggiamento cauto dell’apertura. Intorno alle 11:40 il Ftse Mib di Milano flette dello 0,1%, poco mosso come il Dax di Francoforte (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%) mentre l’Ibex 35 di Madrid cede lo 0,7 per cento.
Deboli anche i futures di Wall Street, all’indomani della pubblicazione delle minute della Federal Reserve che hanno confermato la politica di una stretta lenta e progressiva dei tassi nonostante le critiche mosse nelle ultime settimane dal presidente Donald Trump. Intanto il dollaro riporta il cambio con l’euro a 1,152 e il rendimento del T-bond americano risale al 3,2 per cento.
In Europa si scalda il “dossier” Italia, che incassa oggi le preoccupazioni del cancelliere austriaco Sebastian Kurz e del premier olandese Mark Rutte, impensieriti dal debito elevato. Il Btp ha toccato nuovamente i massimi dal 2013 in area 310 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,57%, mentre in giornata giunge a Roma il commissario agli Affari economici e monetari Pierre Moscovici per incontrare il ministro Tria ed ottenere chiarimenti sulla manovra. La Commissione europea ha due settimane per valutare il documento programmatico di bilancio italiano e formalizzare l’eventuale bocciatura, anche se Bruxelles ha già anticipato le proprie preoccupazioni per i target presentati dal governo.
Sul movimento dei rendimenti italiani ha contribuito poi l’annuncio di un’operazione di concambio di titoli da parte del Mef che ha probabilmente innescato operazioni di arbitraggio nel mercato all’ingrosso già a partire dal primo pomeriggio di ieri.
Tra le materie prime prosegue la discesa del greggio con Wti e Brent rispettivamente a 69,3 e 79,6 dollari, dopo il crollo di ieri innescato dall’incremento oltre le attese delle scorte americane.
Tornando a Piazza Affari, le vendite investono BUZZI UNICEM (-6,3%), in scia al taglio della guidance 2018 da parte di HeidelbergCement (-9% a Francoforte). Dietrofront di STM (-2,9%), frenata anche dalla guidance per il quarto trimestre leggermente inferiore alle attese di Tsmc.
Deboli i bancari, mentre resistono le utilities. In rialzo TELECOM ITALIA (+2,6%) che risale dai minimi di 5 anni toccati due settimane fa a 0,483 euro. Ben intonati anche i titoli della moda FERRAGAMO (+2,5%) e MONCLER (+1,8%), sulla quale Jefferies ha alzato la raccomandazione da Hold a Buy con target price confermato a 40 euro.