Mercati – Milano la peggiore (-0,7%) con spread oltre 314 bp

Piazza Affari si avvia verso una chiusura debole, in attesa della risposta della Commissione europea sulla manovra finanziaria. Poco prima delle 16:00 il Ftse Mib viaggia in ribasso dello 0,7%, arretrato rispetto al Dax di Francoforte (-0,2%), il Ftse 100 di Londra (-0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,05%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,45%). Partenza negativa anche per Wall Street, con gli indici americani in calo di circa mezzo punto percentuale all’indomani dei verbali della Fed che hanno confermato la politica di una stretta lenta e progressiva dei tassi nonostante le critiche del presidente Donald Trump.

Prospettive che hanno riportato il rendimento del T-bond oltre il 3,2% e sostenuto inizialmente il biglietto verde, che ha toccato un picco intraday a 1,1482 nei confronti della moneta unica. Il cambio euro/dollaro si è poi stabilizzato in area 1,15, mentre il dollaro/yen viaggia a 112,6. Poco mossa la sterlina in area 1,31 dollari, mentre sul fronte Brexit si valuta un’estensione del periodo di transizione post Brexit per dirimere la questione dei confini irlandesi.

In Europa il focus resta sui conti pubblici italiani, che sollevano preoccupazione da parte dei 18 Paesi membri dell’unione monetaria, oggi riuniti a Bruxelles. Nuove critiche sono giunte dal cancelliere austriaco Sebastian Kurz e dal premier olandese Mark Rutte, impensieriti dal debito elevato, mentre il commissario agli Affari economici e monetari Pierre Moscovici è a Roma per incontrare il ministro Tria. In serata, o entro domattina, dovrebbe giungere la lettera della Commissione Ue, che formalizzerà i rilievi alla legge di bilancio 2019. Il governo avrà tempo una settimana per adempiere alle richieste e rivedere i punti critici del documento, dopodiché la Commissione deciderà, entro fine mese, se bocciare la manovra. Nel frattempo, lo spread Btp-Bund risale oltre 314 bp, con il rendimento del governativo italiano al 3,6 per cento.

Sul movimento dei rendimenti italiani ha contribuito poi l’annuncio di un’operazione di concambio di titoli da parte del Mef che ha probabilmente innescato operazioni di arbitraggio nel mercato all’ingrosso già a partire dal primo pomeriggio di ieri.

Tra le materie prime prosegue la discesa del greggio con Wti e Brent in calo dell’1,5% rispettivamente a 68,7 e 78,9 dollari, dopo il crollo di ieri innescato dall’incremento oltre le attese delle scorte americane.

Tornando a Piazza Affari, le vendite investono BUZZI UNICEM (-6%), in scia al taglio della guidance 2018 da parte di HeidelbergCement (-9% a Francoforte). Dietrofront di STM (-3,6%), frenata anche dalla guidance per il quarto trimestre leggermente inferiore alle attese di Tsmc. In calo anche MEDIASET (-3%) mentre TELECOM ITALIA (+2%) risale dai minimi di 5 anni toccati due settimane fa a 0,483 euro. Denaro anche su ATLANTIA (+1%), RECORDATI (+2,1%) e MONCLER (+1,3%), sulla quale Jefferies ha alzato la raccomandazione da Hold a Buy con target price confermato a 40 euro.