ll Ftse Italia Servizi Finanziari chiude con un rosso del 2,6% e allineato all’analogo europeo (-%), risentendo della nuova frenata del comparto bancario (-0,6%) e facendo peggio del Ftse Mib (-1,3%).
I mercati sono ancora preoccupati per la manovra, inviata ieri alla Commissione Europea, la quale avrebbe due settimane per analizzarla punto per punto ed esprimere un parere.
Tuttavia, secondo quanto dichiarato alla stampa dal commissario Gunther Oettinger, giungerà tra oggi e domani una missiva da parte del commissario agli Affari Economici, Pierre Moscovici, nella quale si dovrebbe riaffermare categoricamente che il progetto di bilancio non rispetta i diktat comunitari.
Lo stesso Oettinger ha poi fatto una parziale retromarcia su Twitter, dichiarando: “È mia opinione personale che, sulla base delle cifre, probabilmente dovremo chiedere all’Italia di correggere la bozza di bilancio.
Non ho detto che c’è una decisione della Commissione sull’Italia, né che una lettera con una bocciatura verrà inviata questo giovedì o venerdì all’Italia”.
Il nuovo rallentamento del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, reduci dal rimbalzo messo a segno nella seduta precedente.
Nuovo pesante ribasso per Exor (-3,6%), mossasi in scia alla pessima performance delle principali controllate quotate.
Nel Mid Cap di nuovo sotto pressione Banca Ifis (-5,5%), che nelle ultime giornate aveva tentato un recupero.
Si interrompe la rimonta di doBank (-1,6%), mentre tornano le vendite su Cerved (-2,2%), il cui Ad Marco Nespolo lascerà l’incarico a partire da fine mese.
Tra le Small Cap realizzi su Banca Intermobiliare (-2,3%) dopo lo strappo finale di martedì, con Matteo Colafrancesco che è stato nominato Ad.
Moderato calo per Mittel (-0,3%), la cui Opa si è chiusa lo scorso venerdì con adesioni pari a circa il 69%; risultato che ha consentito all’azionista Progetto Co-Val di portarsi oltre l’80% del capitale.