Il Consiglio di Stato renderà nota entro 45 giorni la sua sentenza sulla riforma delle popolari che, per quelle con un attivo superiore a 8 miliardi, prevede la loro trasformazione in spa.
I legali di tutte le controparti coinvolte si sarebbero trovati d’accordo nel chiedere al Consiglio di Stato di emanare direttamente la sentenza senza l’udienza di merito sulla questione, giudicando sufficienti gli atti depositati.
Secondo rumor di stampa, i giudici amministrativi avrebbero già deciso in che direzione muoversi. Sempre secondo indiscrezioni, il Consiglio di Stato potrebbe accogliere un’istanza presentata dalle parti interessate affinché sulla vicenda si esprima anche la Corte di Giustizia Europea. Eventualità per cui sarebbe necessaria un provvedimento ad hoc.
L’organo dovrebbe pronunciarsi sui ricorsi inerenti la limitazione totale o parziale del rimborso in riferimento al diritto di recesso esercitato o su un possibile rinvio dello stesso, nonché sulla possibilità di creare una holding che controlli la spa.
Tra le banche popolari che devono ancora modificare la ragione sociale ci sono la Popolare di Sondrio tra le quotate e la Popolare di Bari tra le non quotate. Affinché la trasformazione possa avvenire entro l’anno, come previsto dal Decreto governativo, la sentenza dovrebbe essere depositata entro novembre.