L’indice infrastrutture italiane ha terminato la seduta di ieri a -0,8%, sovraperformando con l’Euro Stoxx Prodotti e Servizi Industriali (-1%) e in linea con il Ftse Mib (-1,9%).
In una giornata priva di dati macro di rilievo in Europa, non tutti i listini sono riusciti a recuperare terreno all’indomani dei verbali del Fomc. Dalla lettura degli stessi è emerso che i membri del Board guidato da Powell, concordano sulla necessità di portare avanti la stretta monetaria in atto, vista la favorevole situazione economica del Paese.
In Italia l’attenzione degli investitori è sempre rivolta alla manovra del Governo nel giorno in cui il Commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, ha incontrato a Roma il Ministro Tria.
Il mercato ha tentato di reagire alle tensioni sorte in seno al Governo, dopo che il vice premier Di Maio ha parlato di una manipolazione del testo del decreto fiscale inviato al Quirinale, accennando ad una possibile responsabilità di Salvini da cui però sono arrivate smentite. Nel pomeriggio di ieri il listino milanese ha risentito anche della nuova impennata dello spread che è tornato in area 318 punti.
Tornando al settore infrastrutture, Autostrade Meridionali mette a segno il +1,7%, la poche performance positive del comparto. Evita le vendite anche Enav (+0,6%).
Poco sotto la parità Atlantia (-0,2%). La controllata Autostrade per l’Italia (Aspi) ha presentato al Commissario Marco Bucci il progetto del nuovo Ponte Morandi, che prevede la demolizione e la ricostruzione dell’opera in 9 mesi.
Ei Towers (sospesa). Oggi Borsa Italiana disporrà la revoca dalla quotazione sul segmento Star. Lo scorso 5 ottobre si è chiusa con successo l’Opa totalitaria promossa da 2i Towers (veicolo detenuto al 60% da F2i e al 40% da Mediaset) sulla società delle torri.