Mercati – Europa in rosso, Piazza Affari (-1,6%) la peggiore

Intorno a mezzogiorno il Ftse Mib resta in coda ai listini del Vecchio Continente con un calo dell’1,6% che lo riporta sotto 18.800 punti, sui minimi da circa 20 mesi. Perdite più contenute per il Dax di Francoforte (-0,7%), il Ftse 100 di Londra (-0,1%), il Cac 40 di Parigi (-1,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,2%), mentre i futures di Wall Street viaggiano in frazionale rialzo.

Sull’obbligazionario i rendimenti dei Btp rompono gli argini e salgono di oltre 10 bp sulle durate intermedie e di 7 bp sulla scadenza decennale. Il rendimento si impenna così al 3,75% e lo spread Btp-Bund vola a 335 punti base, condizionato dalle schermaglie interne alla maggioranza e dalle tensioni con Bruxelles.

Entro lunedì il governo dovrà fornire i chiarimenti richiesti in merito alla significativa deviazione dalle regole di bilancio comunitarie, pena la revisione dei giudizi su deficit e debito, senza dimenticare gli appuntamenti di fine mese con le agenzie di rating.

L’euro arretra nei confronti del dollaro a 1,145 mentre il rendimento del Treasury statunitense è stabile al 3,17 per cento. Tra le materie prime, lieve recupero delle quotazioni del greggio dai minimi di oltre un mese, con Wti e Brent rispettivamente in area 69 e 80 dollari al barile.

Sul fronte macro si segnala il rallentamento dell’economia cinese, che nel terzo trimestre ha visto il Pil aumentare del 6,5%, minor tasso di crescita dal primo trimestre 2009, principalmente a causa delle tensioni commerciali con gli Usa. Proprio lo scontro fra i due Paesi resta uno dei principali fattori di incertezza sui mercati, insieme ai dubbi sulla crescita, alla questione della Brexit e alla situazione dell’Italia.

Tornando proprio a Piazza Affari, il rialzo dello spreaa pesa soprattutto sul comparto bancario, con vendite su INTESA (-2,8%), BPER (-3%), UNICREDIT (-4,6%), BANCO BPM (-5,7%) e UBI (-6,3%). Pesanti anche FCA (-4,2%), LEONARDO (-4,3%) e PIRELLI (-4,8%), dopo il taglio delle stime da parte di Michelin. In controtendenza SAIPEM (+1,3%) e FERRARI (+1,2%).