Lo stabilimento di Capua, all’interno del quale avvengono tutte le attività operative di Pierrel, “rappresenta un’eccellenza tecnica riconosciuta da AIFA, EMA ed FDA (unica fuori dal territorio USA)”. Toni Valente, Site Director e QP di Pierrel Spa, spiega che “entro il 2020 vi sarà il raddoppio della capacità produttiva” grazie a “un approccio di lean manufacturing/six sigma che riduca gli sprechi, ed un piano di investimenti in tecnologia e know how che possa permettere lo sviluppo in proprio di specialità, anche innovative, di modo da rispondere pienamente alle necessità di domanda future”. Ciò porterà nel 2020 il gruppo ad un fatturato di circa 23 milioni (+10% CAGR), con un Ebitda Margin del 14,7%.
Toni Valente, Site Director e QP di Pierrel Spa ci spiega che la società “si posiziona come CMO (terzista settore pharma) di altissimo livello mondiale, avendo ottenuto,grazie al suo processo di produzione in asepsi di anestetici dentali nello stabilimento di Capua, le certificazioni AIFA, EMA ed FDA (unica fuori dal territorio Usa).
Tali certificazioni di qualità le hanno permesso di esportare negli USA, raggiungendo il 20% di quota di mercato degli anestetici a base di Articaina, e 17 milioni di fatturato consolidato. Il piano di sviluppo futuro prevede di raggiungere 23 milioni di ricavi, ed il 25% del mercato USA entro il 2020.”
Lo stabilimento di Capua, all’interno del quale avvengono tutte le attività operative, “rappresenta un’eccellenza tecnica e di compliance riconosciuta sia dagli Enti regolatori che da clienti nazionali ed internazionali a cui forniamo specialità farmaceutiche e servizi tecnologici a supporto” afferma il manager.
“Ricordiamo infatti – continua Valente – che Pierrel lavora in conto terzi per multinazionali che operano nei settori professional del dentale e dell’ospedaliero, quindi per prodotti farmaceutici particolarmente sofisticati e critici.”
In particolare “il Core Business e le competenze delle maestranze sono indirizzati, al settore della produzione di iniettabili con una significativa specializzazione nel campo delle tubofiale destinate ad anestetici dentali. La capacità produttiva è di circa 70.000.000 carpule l’anno.”
Il Site Director sottolinea inoltre che “grazie alla sua vasta esperienza, la struttura manageriale tecnica ha l’expertise, qualora ne sussistessero i presupposti per sviluppare e condurre sul mercato (registrare) prodotti in altre forme farmaceutiche, come fiale, flaconi iniettabili liquidi e liofilizzati, flaconi per liquidi gocce e spray, compresse”.
Il livello di eccellenza attuale che contraddistingue l’operatività di Pierrel è frutto di un preciso progetto di efficientamento durato anni: “un aspetto fondamentale è stato quello di rendere il processo di produzione e controllo il più standardizzato possibile a prescindere dalla tipologia di prodotto da realizzare”.
Questa attività, spiega Valente, “è stata sviluppata con un piano a lungo termine che ha visto coinvolta la struttura Operation sia nel convincere e definire con i clienti la strategia tecnica da impostare sia nel negoziare con gli Enti regolatori la modalità più rapida per effettuare i cambiamenti.”
Il direttore illustra quindi gli step del processo: “Si è intervenuto con una manutenzione straordinaria calibrata e sostenibile sugli impianti critici avendo di ritorno un minor numero dei fermi a guasto degli impianti (Opex).”
Tale aspetto ha comportato anche un allungamento della vita media dell’impianto a meno di obsolescenze di componentistica soprattutto elettronica o elettro-meccanica, che ci permette di pianificare meglio i Capex.”
Inoltre, si è intervenuti sullo skill del personale “selezionando e trainandolo ad un approccio di lean manufacturing/six sigma, riuscendo ad efficientare il processo produttivo riducendo del più del 50% le difettosità e conseguenzialmente gli scarti ed il tempo di attraversamento del prodotto lungo le linee produttive senza ulteriori investimenti.
Seguendo un approccio di miglioramento continuo inizieremo presto politica di automazione impiantistica che deve portare ad una riduzione delle attività documentali sottese alle produzioni farmaceutiche, nonché a rendere il processo di delivery più rapido” racconta il top manager.
Tale attenzione verso lo stabilimento di Capua è giustificata dal fatto che lo stesso è “l’asset di punta del gruppo. Per la particolarità del processo il sito di produzione è l’unico a poter supportare nel medio termine la demand del mercato delle specialità in licensing del gruppo” sottolinea Valente.
In tal senso, spiega il direttore “l’obiettivo è quello di ampliare il portafoglio prodotti e/o clienti con specialità che si realizzano con i processi produttivi attuali. È fondamentale per noi quindi avere un outlook sui trend e le aspettative di mercato su processi innovativi per rispondere alle esigenze di demand future”.
Tali target saranno raggiunti “attraverso un piano di investimenti in tecnologia, acquisendo know how attraverso partnership con società di sviluppo prodotti, oltre che procedendo allo sviluppo e registrazione in proprio di specialità.”
Risultato finale di tale processo conclude Valente, “è garantire entro il 2020 il raddoppio della capacità dell’attuale processo di produzione di carpule dentali, e di attivare un impianto pilota e di pre-industrializzazione per la produzione di specialità innovative, riveniente dai contatti di business development in atto.
Ciò sarà possibile grazie ai proventi dell’aumento di capitale in atto, che fornirà le risorse necessarie (circa 10 milioni) a perseguire il piano di sviluppo atteso: alla fine del biennio, i ricavi consolidati dovrebbero raggiungere i 23 milioni (in crescita del 10% medio annuo) e l’Ebitda circa 3,3 milioni, con un margine sul fatturato del 14,7%”.