ll Ftse Italia Servizi Finanziari chiude con un ribasso dello 0,9% e al di sotto dell’analogo europeo (flat), risentendo delle vendite sul comparto bancario (-3,3%) ma tenendo meglio del Ftse Mib (-1,9%).
I mercati rimangono sempre preoccupati per le possibili conseguenze sul bilancio pubblico. Il commissario europeo agli Affari Economici e Monetari, Pierre Moscovici, che ieri sera ha avuto un faccia con l’inquilino del Tesoro, Giovanni Tria, ha dato allo stesso ministro dell’Economia la missiva tramite la quale la Commissione Europea chiede delucidazioni e fa formalmente presente il proprio punta di vista sul progetto della legge di bilancio 2019. Nella lettera si sottolineano “deviazioni significative e senza precedenti” dalle regole di bilancio comunitarie, in particolare per quanto riguarda il rapporto deficit/Pil.
L’Italia dovrà far pervenire una risposta entro il prossimo 22 ottobre e, in base a questa, l’organismo comunitario entro il 31 ottobre dirà se la versione presentata rispetta i parametri comunitari o se richiedere delle modifiche. Tria ha affermato ancora una volta: “Le nostre scelte non mettono in alcun modo in pericolo la tenuta dei conti pubblici”. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, invece, ha dichiarato: “Ci aspettiamo osservazioni e rilievi che stanno per arrivare e ai quali siamo pronti a replicare. È la normale interlocuzione che avviene tra Commissione e singoli Stati membri”.
La giornata negativa settore creditizio ha avuto ripercussioni anche sui titoli dell’asset management, tranne Anima (+0,6%), sostenuta dall’upgrade da ‘hold’ a ‘buy’ da parte di Equita Sim con target price a 5,6 euro, come riportato da Bloomberg.
Sotto pressione Poste Italiane (-2,8%), che il Governo vorrebbe coinvolgere nella partita Mps secondo le ultime indiscrezioni di stampa.
Frena ancora Exor (-0,5%), ancora rallentata dall’andamento sottotono delle principali controllate quotate.
Nel Mid Cap altra seduta incolore per Banca Ifis (-0,2%), mentre frena ancora doBank (-1,5%) dopo il recupero dei giorni scorsi. Leggero calo per Cerved (-0,1%), il cui Ad Marco Nespolo lascerà l’incarico a partire da fine mese.
Tra le Small Cap ancora prese di beneficio su Banca Intermobiliare (-3,5%) dopo lo strappo nel finale di martedì, con Matteo Colafrancesco che è stato nominato Ad. Ok Banca Sistema (+1,2%), la cui performance è stata supportata dall’avvio della copertura con un ‘buy’ da parte di Kepler Cheuvreux con target price a 2,7 euro, come riportato da Bloomberg.