Il Cda di Bialetti ha reso noti i conti per il primo semestre 2018.
Nel periodo considerato il gruppo ha realizzato ricavi pari a 67,3 milioni, in calo del 12,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Una dinamica che sconta la contrazione dei consumi registratasi sul mercato interno ed estero e la tensione finanziaria che ha determinato ritardi nell’approvvigionamento, nella produzione e nelle consegne di prodotti destinati alla vendita.
La riduzione dei ricavi riguarda soprattutto il segmento ‘Mondo casa’, con una diminuzione del 22,4%, in particolare per i prodotti ‘Cookware’, mentre è più contenuta per il segmento ‘Mondo caffè’.
Si registrano variazioni negative a doppia cifra su tutte le aree geografiche, ad eccezione dell’area ‘Resto del mondo’ (+13,4%), che però rappresenta solo il 4,7% del totale.
Nella gestione operativa, l’Ebitda adjusted è negativo per 2,7 milioni, contro un valore positivo di 4,5 milioni del primo semestre 2017.
Considerando invece i proventi legati all’operatività degli strumenti derivati (0,2 milioni) e alle plusvalenze relative alla cessione di alcuni punti vendita (0,2 milioni), oltre che costi non ricorrenti per 0,3 milioni, l’Ebitda sarebbe pari a 2,6 milioni rispetto ai 6 milioni del primo semestre 2017.
Negativo anche l’Ebit per 10 milioni, dai +2,6 milioni di giugno 2017, dopo ammortamenti e svalutazioni più che raddoppiati a 7,3 milioni.
Il semestre si è chiuso con una perdita netta pari a 15,3 milioni, in aumento rispetto ai -1,6 milioni del corrispondente periodo del 2017.
Dal lato patrimoniale, rispetto al 31 dicembre 2017, l’indebitamento finanziario netto scende a 74,4 milioni, nonostante investimenti netti pari a 2,4 milioni.
Il patrimonio netto totale è inoltre negativo per 6,5 milioni, con una riduzione pari a 15,4 milioni rispetto all’esercizio 2017.
Gli amministratori hanno ritenuto opportuno redigere il bilancio consolidato semestrale al 30 giugno 2018 secondo il presupposto della continuità aziendale, subordinata all’accordo di risanamento finanziario siglato con Och-Ziff Capital Investments LLC. Il term sheet prevede, per il superamento dell’attuale fase di tensione finanziaria e la realizzazione delle strategie aziendali, la sottoscrizione da parte di OZ di prestiti obbligazionari non convertibili per complessivi 35 milioni, in tre fasi.