L’Indice Ingegneria e Impiantistica Italia ha vissuto una settimana complessivamente poco mossa, mentre il mercato italiano veniva colpito da una forte volatilità sul mercato italiano in scia alla presentazione a Bruxelles della manovra finanziaria.
L’indice di settore, nelle scorse cinque sedute, è rimasto invariato se confrontato con la settimana precedente rispetto al -0,1% del corrispondente indice europeo.
Ottava poco mossa tra le big per Leonardo (+0,4%) che nella settimana ha annunciato un nuovo contratto per 5 elicotteri in Portogallo da 20 milioni.
In calo invece Prysmian (-1,4%) che non riesce a capitalizzare il rally seguito all’annuncio che il Western Link, cavo sottomarino che aveva dato problemi negli ultimi mesi, è pronto a operare.
Tra le Mid Cap, acquisti su Fincantieri (+2,9%) che ha beneficiato dell’intesa da oltre 2 miliardi con MSC Crociere per la realizzazione di 4 navi da crociera e dell’inserimento nella short list per la gara Tamandarè da 1,6 milardi indetta dalla Marina brasiliana.
Inoltre, il gruppo cantieristico italiano ha annunciato il termine dell’exit offer per le azioni Vard, al termine della quale Fincantieri detiene il 95,99% del capitale sociale della controllata.
Il focus principale continuano però ad essere le discussioni tra Italia e Francia in merito alla partnership con Naval Group, che non dovrebbe però finalizzarsi nel 2018.
Tra le società a minore capitalizzazione, la protagonista della settimana è stata ancora una volta Astaldi (-2,5%) che ha incassato l’ok del tribunale di Roma all’accesso concordato preventivo in continuità.
Nella partita per il salvataggio del gruppo romano potrebbe entrare anche la giapponese IHI, partner storico di Astaldi che avrebbe dovuto partecipare all’aumento di capitale previsto dal precedente piano strategico.
Un’altro intervento ipotizzato in settimana è anche quello di Cassa Depositi e Prestiti, che potrebbe intervenire sia direttamente sia affiancando il futuro partner di Astaldi.
Il maggiore indiziato per questo ruolo continua ad essere Salini Impregilo che, secondo indiscrezioni di stampa, smentite però da Pietro Salini, avrebbe incontrato gli advisor di Astaldi per definire le condizioni di un ingresso nel gruppo romano.
L’interesse del maggiore costruttore italiano, secondo una fonte vicina al dossier, sarebbe reale ma condizionato a una chiusura in tempi brevi dell’operazione.
Su queste voci il titolo Salini Impregilo ha vissuto un’ottava positiva (+1,5%), nella quale ha anche beneficiato di un nuovo contratto da 718,8 milioni in Francia.
Infine, in lieve calo nella settimana Trevi (-0,8%) che, rinviando l’approvazione dei conti del primo semestre 2018, ha reso noto il dato sull’indebitamento finanziario netto, salito a 671,1 milioni lo scorso 30 giugno.
Gli operatori attendono gli sviluppi della manovra che prevede un aumento del capitale nel quale, secondo indiscrezioni di stampa, ci potrebbe essere sulla possibilità di un maggiore impegno di CDP e del fondo Polaris.