Servizi Finanziari – Settimana difficile (-3,7%), pesante Banca Ifis (-7,7%)

ll Ftse Italia Servizi Finanziari archivia l’ottava con un ribasso del 3,7% e in direzione nettamente opposta rispetto all’analogo europeo (+0,3%), risentendo delle vendite sul comparto bancario (-2,9%) e facendo nettamente peggio del Ftse Mib (-0,9%).

I mercati rimangono sempre preoccupati per le possibili conseguenze sul bilancio pubblico. Il commissario europeo agli Affari Economici e Monetari, Pierre Moscovici, che lo scorso giovedì sera ha avuto un faccia con l’inquilino del Tesoro, Giovanni Tria, ha dato allo stesso ministro dell’Economia la missiva tramite la quale la Commissione Europea chiede delucidazioni e fa formalmente presente il proprio punta di vista sul progetto della legge di bilancio 2019. Nella lettera si sottolineano “deviazioni significative e senza precedenti” dalle regole di bilancio comunitarie, in particolare per quanto riguarda il rapporto deficit/Pil.

L’Italia dovrà far pervenire una risposta entro il prossimo 22 ottobre e, in base a questa, l’organismo comunitario entro il 31 ottobre dirà se la versione presentata rispetta i parametri comunitari o se richiedere delle modifiche. Tria ha affermato ancora una volta: “Le nostre scelte non mettono in alcun modo in pericolo la tenuta dei conti pubblici”.

La settimana difficile settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, tra i quali “tiene meglio” Banca Mediolanum (-2,5%) seppure in territorio negativo.

Sotto pressione Exor (-4,2%), che si è mossa in scia dall’andamento incolore delle controllate quotate Fca e Cnh.

Nel Mid Cap altra ottava da dimenticare per Banca Ifis (-7,7%), mentre gli acquisti premiano doBank (+2,4%). Lettera su Cerved (-2,3%), il cui Ad Marco Nespolo lascerà l’incarico a partire da fine mese.

Tra le Small Cap moderato calo per Banca Intermobiliare (-0,3%), con Matteo Colafrancesco che è stato nominato Ad. Termina flat Mittel, la cui Opa si è chiusa lo scorso venerdì con adesioni pari a circa il 69%; risultato che ha consentito all’azionista Progetto Co-Val di portarsi oltre l’80% del capitale.