Il gruppo ha chiuso il terzo trimestre 2018 con ricavi in calo dell’1,1% a 381 milioni (378 milioni il consensus), penalizzati in parte dall’andamento sfavorevole delle valute soprattutto in Sud America e in Asia.
A parità di cambi, il fatturato è cresciuto del 3,5% grazie al buon andamento in Nord America (+13,2%), in Latam (+22%) e in Asia (+8,6%).
Meglio delle attese i margini operativi, con l’Ebitda che ha segnato un +2,7% a 49,1 milioni (45,2 milioni il consensus) portando l’incidenza sul fatturato al 12,9% (+50 punti base). L’Ebit invece è diminuito dell’8,5% a 19,3 milioni (17,9 milioni il consensus) con una marginalità al 5,1% (-40 punti base).
Il trimestre si è chiuso con un utile netto in calo del 28% a 6,1 milioni (8 milioni il consensus) e un indebitamento finanziario pari a 286 milioni rispetto ai 260 milioni al 30 giugno 2018.