Nel nono mese dell’anno in corso la domanda di energia elettrica in Italia è aumentata del 3,6% rispetto ai volumi registrati ad settembre del 2017. L’andamento della richiesta d’elettricità ha risentito negativamente dell’effetto calendario dato che il mese ha avuto un giorno lavorativo in meno (20 giorni lavorativi vs 21 del settembre 2017) mentre ha beneficiato dell’effetto climatico dato che la temperatura media mensile è stata di oltre 2 gradi superiore rispetto a settembre del 2017. Depurando il dato dall’effetto calendario e temperatura, la variazione della domanda è positiva (+2,5%).
A livello territoriale, la variazione tendenziale di settembre 2018 è stata ovunque positiva: al Nord (+2,9%), al Centro (+4%) e al Sud (+4,7%).
In termini congiunturali, il valore destagionalizzato della domanda elettrica dello scorso mese di settembre ha registrato una crescita dello 0,5%.
Nel dettaglio, la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’88,8% con produzione nazionale e per la quota restante (11,2%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (24,1 miliardi di kWh) è aumentata del 6,2% rispetto ad settembre 2017. In forte aumento la fonte di produzione fotovoltaica (+14,4%) e termica (+10,4%), stabile quella geotermica e in flessione le altre (idrica -2%; ed eolica -30,1%).
(segue approfondimento)