Enel – Output elettrico in crescita nel 3°trim.2018 grazie a eolico e idroelettrico

Nel pomeriggio di ieri, dopo la chiusura dei mercati, il gruppo guidato da Francesco Starace ha pubblicato il report trimestrale relativo ai dati operativi. Questo documento, pubblicato in anticipo rispetto ai dati definitivi del periodo luglio-settembre del 2018 (che verranno approvati dal Consiglio di amministrazione il prossimo 6 novembre), ha come obiettivo di rafforzare ulteriormente la trasparenza del gruppo nei confronti della comunità finanziaria, in linea con le best practice dei mercati più evoluti.

Entrando nel dettaglio, nel 3° trimestre 2018 la produzione netta di energia elettrica del gruppo Enel è stata pari a 66.646 GWh, in aumento del 5,3% su base annua. Alla base di questo incremento, la forte crescita della produzione da fonti rinnovabili: +26,3% su base annua per l’eolico, +20,5% su base annua per l’idroelettrico, e +38,6% su base annua per le altre rinnovabili, che ha compensato la contrazione della produzione delle centrali CCGT (-11,1% su base annua), di quelle oil & gas (-5,7% su base annua) e degli impianti nucleari (-2,6% su base annua). In lieve aumento il contributo delle centrali a carbone, con un incremento su base annua pari al 3,3%.

Con riferimento alla sola Italia, la produzione di Enel è balzata del 10,9% su base annua grazie soprattutto al forte incremento dell’output generato dalle centrali a gas a ciclo combinato, cioè Ccgt, (+59% su base annua), di quello prodotto dagli impianti idroelettrici (+13,3% su base annua) e da quelli a carbone (+3,5% su base annua). In flessione, invece, il contributo dei parchi eolici del colosso elettrico italiano (-31% su base annua), delle altre fonti rinnovabili (-1,6% su base annua), e delle vecchie centrali Oil&Gas (-2,8% su base annua).

Andamento positivo anche per le vendite di energia elettrica realizzate dal gruppo guidato da Francesco Starace a livello globale nel periodo luglio-settembre dell’esercizio in corso, pari al +6,6% su base annua. A sostenere le vendite, l’America Latina (+42,2% su base annua), che ha più che compensato la contrazione in Spagna (-7,5% su base annua), in Europa e Nord Africa (-3,7% su base annua) e in Italia (-2,5% su base annua).