Il colosso elettrico italiano ha pubblicato il report trimestrale relativo ai dati operativi. Questo documento, pubblicato in anticipo rispetto ai dati definitivi dei primi nove mesi del 2018, che verranno approvati dal Cda il prossimo 6 novembre.
Nel dettaglio, nel periodo gennaio-settembre 2018 la produzione netta di energia elettrica del gruppo, guidato da Francesco Starace, è stata pari a 187.763 GWh, in aumento rispetto al corrispondente periodo del 2017 (+1,8%). Alla base di questo risultato, il progresso del 21,1% dell’idroelettrico, cui si sono aggiunte la maggior produzione da fonti rinnovabili (+31,7% su base annua dell’eolico, +35,7% su base annua delle altre rinnovabili), dinamiche che hanno compensato la contrazione dell’output delle centrali CCGT (-11,6% su base annua), di quelle a carbone (-9,1%), degli impianti nucleari (-7,6%) e di quelli oil & gas (-7,5%).
Con riferimento alla sola Italia, la produzione di Enel ha registrato una crescita dell’1,6% su base annua, grazie soprattutto al forte incremento dell’output generato dalle centrali idroelettriche (+26,5%), dalle centrali a gas a circuito combinato, cioè Ccgt (+1,3%) e dagli impianti eolici (+7%). In flessione, invece, il contributo degli impianti a carbone (-12,9% su base annua), degli impianti oil & gas (-26,8%) e delle altre fonti rinnovabili (-1,4%).
In crescita anche le vendite di energia elettrica realizzate a livello globale nel periodo gennaio-settembre 2018, salite del 3,1% su base annua. A sostenere i ricavi di questa attività, in primis l’America Latina (+16,8% su base annua), seguita dall’Italia (+1,9%) e dall’area resto dell’Europa e Nord Africa (+2,6%), che hanno più che compensato il calo delle vendite in Spagna (-6,2%).