Chiude sulla parità l’indice di settore che sovraperoforma così il ribasso messo a segno dal corrispondente indice europeo di riferimento (-1,1%).
Il Ftse Mib ha chiuso in rosso (-0,9% a 18.802,47 punti).sulla boccciatura della Commissione Europea alla manovra finanziaria, che non ha ritenuto sufficienti le risposte inviate ieri dal Governo.
A livello settoriale, gli analisti Berenberg avviano la copertura sul settore del lusso e della moda.
Lo studio indica come il settore sia strutturalmente supportato da driver solidi, soprattutto in Cina (classe media e millennials), che permettono di ipotizzare una crescita sostenibile midhigh-single-digit del comparto.
Tra le case di moda e del lusso tricolore, Berenberg ha focalizzato la propria attenzione su Moncler, Ferragamo, Tod’s e Brunello Cucinelli.
Positiva la seduta per Luxottica (+3%) dopo la pubblicazione dei dati del fatturato del 3Q 2018, chiuso con ricavi in crescita del 2,9% (+3,5% a cambi costanti) a 2,2 miliardi.
Un risultato che ha beneficiato dello sviluppo del canale diretto di vendita retail soprattutto in Nord America e dall’andamento delle vendite in Europa.
Si segnala inoltre che a spingere la performance delle azioni sono stati anche i risultati di Essilor.
Il gruppo francese ha chiuso il terzo trimestre con ricavi in crescita del 4,4% a 1,81 miliardi rispetto al pari periodo dello scorso anno.
Tornano le vendite su Salvatore Ferragamo (-2%) dopo il forte rialzo del 7,4% messo a segno in avvio di ottava.
Lettera su Moncler (-4,1%) in attesa dei conti del trimestre, che verranno pubblicati oggi a mercati chiusi.
Gli analisti stimano la crescita del fatturato del 14,5% a 376,8 milioni rispetto al pari periodo 2017.
Una dinamica che dovrebbe beneficiare dai primi risultati del progetto Genius e del continuo apprezzamento delle collezione Moncler tra i millennials asiatici.
Cede il 3,1% Brunello Cucinelli tra le Mid Cap, mentre lascia sul terreno il 2,8% Aeffe tra le società meno capitalizzate.