Saipem ha alzato il velo sui conti del terzo trimestre 2018, che hanno evidenziato un giro d’affari in lieve calo a 2.259 milioni rispetto all’anno precedente (-1.1%), ma al di sopra delle attese degli analisti.
Dinamica che non si è riflessa nella gestione operativa, cresciuta oltre le attese con l’Ebitda adjusted aumentato del 2,2% a 277 milioni (+12,1% vs consensus) e il relativo margine salito al 12,3% (+40 basis point).
Maggiore è stato invece l’incremento dell’Ebit adjusted, che ha messo a segno un +15,7% a 162 milioni (+27% vs consensus), con un ros al 7,2% (+110 basis point).
Nella bottom line, l’utile netto adjusted è invece diminuito dell’81,4% a 11 milioni, al di sotto delle attese del consensus.
Il risultato netto reported ha invece riportato una perdita 34 milioni, rispetto all’utile di 53 milioni rilevato nel 3Q17, che include svalutazioni e oneri di riorganizzazione per 45 milioni.
A livello patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto a fine settembre è sceso a 1.270 milioni rispetto ai 1.325 milioni rilevati al 30 giugno.
Infine, il gruppo ha confermato la guidance 2018, che prevede ricavi pari a circa 8 miliardi, Ebitda adjusted margin superiore al 10%, investimenti tecnici per 0,5 miliardi e indebitamento finanziario netto a 1,3 miliardi.