Utility – Comparto debole (-0,5%), Terna (+0,7%) tra i pochi segni positivi

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -0,5%, al di sopra sia del corrispondente indice europeo (-0,7%) sia del Ftse Mib (-0,9%).

Andamento quest’ultimo in una seduta nella quale è rimasta alta l’attenzione sulla manovra italiana, a seguito in particolare della bocciatura, oramai scontata, da parte della Commissione Europea.

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund è risalito oltre i 317 punti base, con il rendimento del decennale italiano in aumento al 3,58 per cento.

Tra i titoli del settore utility presenti nel Ftse Mib la migliore e unico segno positivo è stata Terna (+0,7%).

A seguire Snam (-0,2%) che ha rinnovato per la seconda volta la collaborazione con Transparency International, organizzazione non governativa che dal 1993 si occupa di lotta alla corruzione a livello globale.

In flessione dello 0,6% Enel in scia anche al taglio da parte di Hsbc della raccomandazione a Reduce dal precedente Hold e della riduzione del prezzo obiettivo a 4 euro dal precedente target price a 4,7 euro.

Inoltre si riporta che ha dato il via alla costruzione di tre impianti solari in Spagna, per una capacità complessiva di circa 127 MW.

Tra le Mid ha fatto meglio Hera, rimasta sostanzialmente invariata (-0,1%), mentre tra le Small la migliore e unica positiva è stata K.R Energy con un +0,8 per cento.