Sulla ripetuta tenuta del supporto statico posizionato a 0,477 euro, le quotazioni dei titoli del gruppo telefonico italiano hanno tentato nella prima metà del mese in corso di allentare la pressione dei venditori, scontrandosi però lo scorso 18 ottobre con la trend line discendente di medio periodo, passante in quella data per 0,527 euro. La successiva correzione, ancora in corso, sembra voler riportare i corsi delle azioni Telecom Italia nuovamente a ridosso del sopracitato supporto a quota 0,477 euro.
L’eventuale tenuta di questo livello, confermata dal ritorno sopra una prima resistenza statica posizionata a 0,50 euro, potrebbe rappresentare per le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Amos Genish un segnale di forza importante dato che potrebbe consentire un allungo verso la successiva resistenza a quota 0,51 euro, nel cui intorno transita la sopracitata la trend line discendente di medio periodo. Al di sopra di questa barriera, statica e dinamica, gli obiettivi rialzisti di breve periodo per i corsi delle azioni Telecom Italia sono individuabili a 0,518 euro prima e a quota 0,527 euro in seguito.
Nel caso di cedimento del sopracitato supporto statico a 0,477 euro, la ripresa del movimento discendente di medio periodo potrebbe spingere le quotazioni dei titoli del colosso telefonico italiano verso il successivo supporto a 0,4685 euro, minimo storico registrato il 2 agosto del 2013. L’eventuale rottura al ribasso di questo livello porterebbe i corsi delle azioni Telecom Italia in territori inesplorati in cui i primi obiettivi ribassisti di breve periodo sono posizionabili a 0,46 euro prima e a quota 0,45 euro in seguito.
La performance da inizio 2018 dei titoli Telecom Italia è pari al -32%, mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 24 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 0,81 euro, con un potenziale rialzista del 65,3 per cento.
Prezzo di riferimento: 0,49 euro
+7,6% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 0,527 euro;
+5,6% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 0,518 euro;
+4,1% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 0,510 euro;
+2,0% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 0,500 euro;
-2,6% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 0,477 euro;
-4,4% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 0,4685 euro;
-6,1% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 0,46 euro;
-8,2% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 0,45 euro.