Giuseppe Castagna, Ad di Banco Bpm, ha sottolineato che punta a prendere una decisione sul riassetto del credito al consumo entro fine novembre.
La decisione verrà presa parallelamente a quella sulla cessione dei Npl, che la banca di piazza Meda ha in corso attraverso un processo di vendita relativo a un pacchetto di sofferenze di un ammontare che potrebbe variare da un minimo di 3,5 miliardi a un massimo di 9 miliardi, in quest’ultimo caso includendo anche la vendita della piattaforma di servicing.
Il riassetto del credito al consumo è legato all’obiettivo di recuperare risorse finanziarie e incrementare il buffer sul livello di Cet1 in vista dell’operazione di de-risking in programma.
La banca opera nel credito al consumo tramite la controllata Profamily e attraverso Agos Ducato, di cui detiene il 39% ed è posseduta in partnership con Crédit Agricole (cui fa capo il restante 61%).
Tra le varie soluzioni al vaglio, ci potrebbe essere la cessione della quota di Agos Ducato, con Crédit Agricole che sembrerebbe l’acquirente più naturale. Ma potrebbero essere esaminate anche altre soluzioni. Il riassetto potrebbe coinvolgere anche Profamily.
In merito ad Agos Ducato, fonti di stampa riportano che il prossimo 22 dicembre scadrà l’attuale patto parasociale tra i due gruppi, che prevederebbe per Banco Bpm la facoltà di chiedere la quotazione di Agos Ducato. Ipotesi che, sempre secondo rumor, non è al momento prevista data la situazione sui mercati.
Intorno alle 10:30 a Piazza Affari il titolo segna un rialzo dello 0,7% a 1,57 euro, una performance in linea con l’indice di settore (+1,3%).