L’indice infrastrutture italiane ha terminato la seduta di ieri a +0,4%, sovraperformando l’Euro Stoxx Prodotti e Servizi Industriali (+0,3%) e il Ftse Mib (-1,7%).
Il listino milanese ha chiuso la seduta di ieri in netta controtendenza con le principali Borse di Eurolandia, dopo la prevista bocciatura da parte della Commissione europea alla manovra italiana. Il governo giallo-verde ha ribadito che la legge di Bilancio non cambierà.
Lo sguardo degli addetti ai lavori è rivolto anche all’appuntamento di oggi con la Banca centrale europea. Non sono attese novità dall’Eurotower sul fronte dei tassi di interesse, mentre si guarda soprattutto alla conferenza stampa post decisione del governatore Mario Draghi.
Tornando al settore infrastrutture, Astm mette a segno il +3,1%, la miglior performance del comparto. Ben intonata anche la controllata Sias (+1,2%) e Atlantia (+0,6%).
La Commissione europea “non solleva obiezioni” a due procedure di aiuti di stato italiani per complessivi 3,79 miliardi, allo scopo di realizzare piani di investimento per le autostrade italiane a partire del primo gennaio 2019 (3,4 miliardi ad Autostrade per l’Italia e 398 milioni a Satap, Autostrada Asti Cuneo di proprietà di Sias).
Riassetto in vista per le torri di trasmissione italiane del gruppo CK Hutchinson, azionista di riferimento di Wind Tre. Secondo fonti di stampa, Morgan Stanley starebbe valutando la societarizzazione del portafoglio delle 15.000 torri in Italia. Possibili interessati i tower operator come Cellnex, Inwit (-0,9%) ed Ei Towers.