Milano accelera dopo una partenza poco mossa e intorno alle 10:10 guadagna l’1,1% in area 18.680 punti. Contrastati gli altri indici europei, con il Dax di Francoforte (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%) in positivo e il Ftse 100 di Londra (-0,4%) in calo.
Ben intonati i futures di Wall Street, in particolare il derivato sul Nasdaq (+0,9%) dopo il tonfo del listino tecnologico nella seduta precedente, mentre quelli su Dow Jones e S&P 500 guadagnano circa mezzo putno percentuale.
In miglioramento anche il differenziale Btp-Bund, che si riduce a 317 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,56 per cento. Qualche preoccupazione sulla sostenibilità dell’attuale livello di spread è stata espressa ieri dal ministro dell’economia Giovanni Tria, che ha sottolineato il rischio di danneggiamento nel tempo della parte più debole del sistema bancario italiano.
Euro/dollaro stabile in area 1,14 dopo la pubblicazione dell’indice Ifo tedesco peggiore delle attese. A fine mattinata l’attenzione si sposterà prevalentemente sulla riunione della Bce, che dovrebbe confermare la chiusura del Quantitative easing a dicembre e la volontà di mantenere i tassi sui minimi storici fino all’estate 2019.
A Piazza Affari rimbalza STM (+3%) dopo il -10% di ieri mentre proseguono gli acquisti su MONCLER (+3,5%) dopo i dati sul fatturato. Ben intonate anche LEONARDO, PRYSMIAN e UBI, con variazioni positive intorno al 3 per cento. Denaro sulle banche mentre fra le utilities arretra A2A (-3%). Realizzi su SAIPEM (-1,7%), in flessione MEDIASET (-1,7%).