Nell’attesa dei risultati del 3° trimestre del 2018 che saranno comunicati il prossimo 5 novembre, dallo scorso 18 ottobre le quotazioni dei titoli del gruppo di Maranello stanno effettuando un movimento laterale tra la resistenza statica posizionata a 102,81 euro e il supporto, sempre statico, a quota 97,94 euro. Questa fase priva di direzionalità segue il brusco calo registrato dai corsi delle azioni Ferrari tra la fine di settembre e la metà del mese in corso, con la rottura al ribasso di tutte le principali medie mobili (a 200, a 100 e a 50 osservazioni).
A questi livelli, una chiusura di seduta al di sotto di un primo supporto statico posizionato a 99,26 euro potrebbe implicare una rapida discesa delle quotazioni dei titoli del gruppo del Cavallino rampante verso il sopracitato supporto statico a quota 97,94 euro. Nel caso di cedimento di questo livello il deterioramento del quadro grafico di breve a negativo dal precedente neutrale, ma anche la ripresa del trend ribassista di medio termine, potrebbe spingere i corsi delle azioni Ferrari verso un primo obiettivo ribassista a 95,37 euro, al di sotto del quale il successivo target è individuabile a 92 euro.
Un segnale positivo per le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Louis Camilleri potrebbe, invece, arrivare dal superamento di una prima resistenza statica posizionata a 102,81 euro dato che l’allentamento della pressione dei venditori potrebbe consentire di raggiungere la successiva resistenza a quota 104,1 euro. In questo scenario positivo, i corsi delle azioni Ferrari potrebbero mettere nel mirino un primo obiettivo rialzista di breve periodo a 106,34 euro e un secondo a quota 108,36, cioè n prossimo della media mobile a 200 sedute.
La performance da inizio 2018 dei titoli Ferrari è pari al +14,9%, mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 23 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 118,59 euro, con un potenziale rialzista del 18 per cento.
Prezzo di riferimento: 100,5 euro
+7,8% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 108,36 euro;
+5,8% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 106,34 euro;
+3,6% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 104,1 euro;
+2,3% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 102,81 euro;
-1,2% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 99,26 euro;
-2,5% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 97,94 euro;
-5,1% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 95,370 euro;
-8,5% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 92 euro.