Gli Stati membri dell’Unione Europea sarebbero vicini ad un’intesa per la gestione dei crediti deteriorati di nuova formazione in capo alle banche.
È quanto riporta Reuters. L’accordo prevedrebbe di concedere meno tempo agli istituti di credito per creare un meccanismo di sicurezza per i nuovi Npl.
Se da un lato l’accordo ridurrebbe da otto a sette anni il tempo necessario per coprire al 100% i crediti problematici garantiti, dall’altro per quelli non garantiti il periodo per un integrale copertura verrebbe esteso da due a tre anni. Quest’ultima sarebbe una concessione a quei Paesi le cui banche sono più zavorrate dagli Npl.
L’intenzione sarebbe quella di applicare le nuove disposizioni già ai nuovi Npl generatisi a partire dallo scorso marzo 2018. Tuttavia, l’Austria, che ha la presidenza di turno dell’UE e ha messo a punto il progetto, ha proposto di applicare il provvedimento solo ai nuovi crediti deteriorati sorti dopo l’entrata in vigore.
Un’eventuale soluzione, sempre secondo l’agenzia di stampa, potrebbe essere trovata la prossima settimana.