Il titolo cede, attorno alle 11:20, l’1,75%, in area 24,65 euro, mentre il Ftse Italia Mid Cap perde l’1,3 per cento.
Nel contempo Electrolux lascia sul terreno il 7,6%, scambiando a 166,5 corone, dopo aver toccato i minimi da aprile 2014, a seguito della revisione al ribasso della guidance per il 2018.
Nel dettaglio, il gruppo svedese prevede un calo del 19,4% dell’utile netto a 1,16 miliardi di corone (112 milioni di euro), a causa dell’incremento del costo delle materie prime a 2,1 miliardi (stimato in precedenza 1,9 miliardi di corone) e ad un effetto cambi negativo per 850 milioni di corone (dai 750 milioni di corone previsti precedentemente).
Si ricorda che la guidance del 2018 di De’Longhi aveva invece stimato la crescita dei ricavi, ad un tasso “high-single digit” ed un valore dell’Ebitda adjusted in linea con la parte alta del consensus.
Gli analisti, invece, si attendono ricavi netti pari a 2,1 miliardi, e un Ebitda adjusted pari a 332,1 milioni, in crescita del 15,8% rispetto all’esercizio precedente.
Le raccomandazioni sul titolo si dividono in 4 ‘buy’ e 5 ‘hold’, con un target price medio di 28,17 euro, un prezzo che esprime un potenziale upside di circa il 14% rispetto alle quotazioni attuali.
Si ricorda infine che i risultati relativi al terzo trimestre 2018 verranno comunicati il prossimo 8 novembre.