I listini europei limano i guadagni rispetto ai massimi di giornata, in scia al rallentamento di Wall Street, ma chiudono in territorio positivo guidati dal Ftse Mib, in rialzo dell’1,9% a 19.039 punti.
Ben intonati anche il Dax di Francoforte (+2,1%), il Ftse 100 di Londra (+1,8%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,6%); più arretrato il Cac 40 di Parigi (+1,1%). Oltreoceano il Nasdaq è passato in negativo, appesantito dalle vendite su Amazon e Netflix, portando anche gli altri indici a ridurre i vantaggi dell’apertura.
Il listino milanese ha approfittato in parte della netta ripresa dei titoli di Stato domestici, dopo la decisione di S&P di confermare il rating ‘BBB’ sull’Italia, limitandosi a rivederne in negativo l’outlook. Cali dei rendimenti tra i 10 e i 20 punti base su tutti i tratti della curva, con il tasso del Btp decennale in discesa al 3,32% e il differenziale con il Bund tedesco in calo a 294 punti base (-14 bp).
Sul Forex l’euro scivola a 1,138, appesantito dalla decisione di Angela Merkel di lasciare dopo 18 anni la guida della Cdu, in seguito al deludente risultato nelle elezioni regionali in Assia. Al Congresso del partito dei cristiano-democratici, in programma a dicembre, la Merkel non si ricandiderà per la presidenza e nel 2021 non si presenterà alle elezioni per il ruolo di cancelliere né per altri incarichi politici. Verrà portato a termine, comunque, l’attuale mandato come cancelliere alla guida del Paese.
Una svolta che apre nuovi scenari nella politica della prima economia europea, aggiungendo ulteriore incertezza ai mercati, già alle prese con le tensioni commerciali e geopolitiche, i dubbi sulle prossime mosse di politica monetaria, la Brexit e il confronto Roma-Bruxelles sui conti. Per quanto riguarda le economie emergenti, riflettori puntati sul Brasile dopo la vittoria alle elezioni politiche del candidato di destra Bolsonaro, che segna uno storico cambiamento di rotta per il Paese sudamericano.
Tra le materie prime l’oro naviga in area 1.230 dollari l’oncia, poco mosso, così come le quotazioni del petrolio con Wti e Brent rispettivamente a 67,2 e 77,5 dollari al barile.
Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib svetta STM (+5,6%) in recupero dopo il -12,7% della scorsa ottava grazie anche all’upgrade di Ubs da ‘sell’ a ‘neutral’. In evidenza i bancari, sostenuti dal ribasso dello spread, con BANCO BPM a +5%, BPER a +4,4% e UBI a +4,1 per cento. Bene TELECOM ITALIA (+4,4%), che domani deciderà sulla cessione di Persidera.
In controtendenza, in coda al Ftse Mib, LEONARDO (-1,9%) dopo la tragedia avvenuta sabato in Inghilterra, quando un elicottero realizzato dal gruppo italiano si è schiantato al suolo nei pressi dello stadio del Leicester City FC, uccidendo i cinque passeggeri tra cui il presidente del club, Vichai Srivaddhanaprabha. In calo pure MONCLER (-1,4%) e LUXOTTICA (-0,6%).