ll Ftse Italia Servizi Finanziari archivia l’ottava con un rosso del 3,4% e allineato all’analogo europeo (-3,1%), risentendo della debolezza del comparto bancario (-4,5%) e facendo peggio del Ftse Mib (-2,1%).
I mercati continuano a temere i possibili impatti sul bilancio pubblico italiano. Paure aumentate dopo che la Commissione Europea ha respinto la bozza della legge di Bilancio, con l’esecutivo che adesso ha tempo fino al prossimo 13 novembre per cambiarla. Altrimenti, potrebbe essere avviata la procedura per deficit (o debito) eccessivo.
La settimana sotto pressione del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, tra i quali Fineco contiene meglio le perdite (-2,2%). Il settore è stato frenato anche dai deboli dati, seppure positivi, sulla raccolta netta di settembre evidenziati da Assogestioni.
Frazionale rialzo per Exor (+0,5%), sostenuta da un lato dalla buona performance della controllata quotata Fca ma frenata dall’altro dall’andamento negativo delle altre controllate quotate Cnh e Ferrari.
Nel Mid Cap tonfo di Banca Ifis (-10,9%), nonostante il Ceo Giovanni Bossi abbia rassicurato in una breve intervista a Market Insight sui solidi fondamentali della banca.
Moderato rialzo per doBank (+0,4%), sostenuto della copertura con un ‘buy’ da parte di Berenbeng con target price a 12,50 euro, come riportato da Bloomberg.
Male Cerved (-3,2%), a pochi giorni dall’uscita dell’Ad Marco Nespolo e con la controllata Cerved Credit Management che potrebbe agire come servicer su un portafoglio da 1,6 miliardi di Npl.
Tra le Small Cap rally di Banca Intermobiliare (+12,9%), la cui prima linea manageriale è concentrata sul rilancio. Arretra pesantemente Banca Sistema (-10,7%), reduce da una settimana da dimenticare.