Ultime novità in merito all’accesa questione del Tap, il gasdotto che porta in Italia, via Mar Adriatico, il gas dell’Azerbajian, il cui progetto è portato avanti da un consorzio in cui Snam detiene una quota pari al 20% del capitale.
Con la recente nota del Presidente di consiglio dei ministri, Giuseppe Conte chiarisce di avere ricevuto l’esito delle ultime verifiche effettuate dai tecnici del Ministero dell’Ambiente.
Dalla relazione trasmessa dal ministro Costa non sono emerse illegittimità di impatto ambientale sul progetto Tap. Un esito che conferma le autorizzazioni già accordate dal precedente governo nonché la sentenza del 27 marzo 2017 con cui si era espresso il Consiglio di Stato.
Secondo le parole del premier Conte, se il governo avesse riscontrato profili di illegittimità non avrebbe esitato ad assumere i provvedimenti necessari, interruzione dei lavori compresa. In base alla nota emessa dall’ufficio di presidenza del consiglio dei ministri, il governo ha effettuato un’analisi costi-benefici, a seguito della quale “interrompere la realizzazione dell’opera comporterebbe costi insostenibili, pari a decine di miliardi di euro. In ballo ci sono numeri che si avvicinano a quelli di una manovra economica”.
Nell’annunciare l’impossibilità ad interrompere la realizzazione del gasdotto, il presidente del consiglio promette “un’attenzione speciale alle comunità locali perché meritano tutto il sostegno da parte del governo”.