Unipol – Cimbri: fusione Unipol Banca-Bper è un’opzione

La fusione di Unipol Banca in Bper “è una possibile opzione”. L’Ad di Unipol, Carlo Cimbri, in un’intervista rilasciata ad Affari e Finanza toglie il velo su quale potrebbe essere il possibile partner di Unipol Banca in caso di fusione. Un nome che peraltro era considerato scontato dal mercato visti i legami tra i due gruppi, ma che non era stato finora fatto ufficialmente dal numero uno del gruppo assicurativo.

Cimbri ha ribadito che le possibili alternative per Unipol Banca sono due, ossia “venderla o farla confluire in un altro gruppo bancario. Stiamo perseguendo la seconda strada”.

“Oggi Unipol Banca è un contributore positivo di qualunque gruppo in cui possa confluire e grazie alla pulizia degli Npl è tra gli istituti con i migliori indicatori di solidità. Nei primi sei mesi dell’anno abbiamo smontato 200 milioni di posizioni, a fine anno arriveremo a quota 300”, ha detto il manager.

Tornando a Bper, di cui Unipol è il principale azionista con il 15% e con l’autorizzazione da parte delle autorità di vigilanza a salire fino al 20%, Cimbri ha ricordato che l’investimento nella banca è stato fatto per “consolidare il rapporto di distribuzione esistente dei nostri prodotti” e per “ottenere vantaggi da un investimento finanziario”.

Il manager sottolinea che Bper ha potenzialità di sviluppo ora rallentate dagli Npl detenuti. In merito a questi ultimi, Cimbri auspica un’accelerazione nella riduzione.

“Unipol non intende però consolidare integralmente Bper. Ci possono essere sinergie nel reciproco interesse ma non vogliamo ricreare un conglomerato finanziario di banca e assicurazione”, ha affermato il numero uno del gruppo assicurativo.

Cimbri ha inoltre smentito le indiscrezioni di un possibile accorciamento della catena di controllo, poiché ad oggi “abbiamo struttura societaria chiara: una holding che ha l’80% del gruppo assicurativo UnipolSai, Unipol Banca e la società di recupero crediti. Non intendiamo quindi accorciare la catena di controllo del gruppo”.

In merito al piano industriale che sarà approvato la prossima primavera, Cimbri ha confermato che l’obiettivo del gruppo sarà quello di consolidare la relazione tra gli agenti e la clientela, la multicanalità e la tecnologia, in particolare sulla scatola nera sulle auto. Ha inoltre dichiarato che “dato lo scenario attuale ci vorrà un supplemento di prudenza”.