Ansaldo STS ha mostrato nei primi nove mesi dell’anno una crescita del 4,1% del fatturato consolidato a 983,9 milioni. Una dinamica che non si è però riflessa nella gestione operativa, che ha invece evidenziato margini in calo. Il periodo si è chiuso con un utile netto in flessione a 61,1 milioni mentre, dal lato patrimoniale, la liquidità netta si è ridotta a 315,8 milioni. Infine, il management ha aggiornato la guidance per incorporare gli effetti dello spostamento della chiusura dell’esercizio al 31 marzo 2019.
Nei primi nove mesi del 2018 i ricavi consolidati di Ansaldo Sts sono aumentati del 4,1% a 983,9 milioni, favoriti dall’avanzamento dei progetti in Italia e in area Asia Pacifico, parzialmente compensati dalla minore produzione nel Resto d’Europa e in Medio Oriente.
Il portafoglio ordini lo scorso 30 settembre si attestava a 6.064 milioni, di cui 630,3 milioni di ordinativi ricevuti nel periodo, contro i 915,5 milioni di nuovi ordini dei nove mesi 2017.
L’Ebitda è rimasto sostanzialmente stabile a 98 milioni (+0,9%), con un’incidenza sul fatturato del 10% (-30 basis point), mentre l’Ebit ha mostrato un calo del 4,4% a 80,8 milioni, con un ros dell’8,2% (-70 basis point).
La diminuzione è legata principalmente all’applicazione del nuovo principio contabile IFRS15 sulla rilevazione dei ricavi e ai maggiori investimenti in R&D, che hanno più che compensato i maggiori volumi di produzione.
Il periodo si è chiuso con un utile di competenza dei soci di 61,1 milioni, in flessione rispetto ai primi nove mesi del 2017 (-0,8%), accorciando il gap rilevato nella redditività netta grazie al minore tax rate.
Dal lato patrimoniale, la liquidità netta è scesa a 315,8 milioni rispetto ai 357,5 milioni rilevati a fine anno 2017, con un incremento del FOCF generato nel periodo a 39,7 milioni.
Infine, il management ha aggiornato la guidance per allargarla fino a fine marzo 2019, in considerazione dello spostamento della data di chiusura del periodo.
Nel dettaglio, nei 15 mesi compresi tra gennaio 2018 e marzo 2019 sono previsti ricavi tra 1.680 – 1.780 milioni, un ros dell’8-8,5%, un portafoglio ordini pari a 6.450 – 7.050 milioni, di cui 1.700 – 2.200 raccolti nel periodo, e una liquidità netta pari a 300 – 380 milioni.
Per il 2018 erano invece stati stimati un fatturato pari a 1.350 – 1.450 milioni, un portafoglio ordini di 6.450 – 7.050 milioni (di cui 1.700 – 2.200 raccolti nel periodo), un ros compreso tra l’8 e l’8,5 per cento e liquidità netta tra 300 – 380 milioni.