È arrivato ieri in mattinata l’annuncio del closing da parte di Atlantia, Acs e Hochtief per l’investimento congiunto nella spagnola Abertis.
“Quella che abbiamo appena concluso, che vede l’acquisizione di Abertis da parte di Atlantia con Acs e la controllata tedesca Hochtief, è un’operazione che manterrà Atlantia fortemente ancorata in Italia pur diventando leader mondiale nel settore delle concessioni di infrastrutture di trasporto” ha detto Giovanni Castellucci, Ceo di Atlantia, in un’intervista a Il Corriere della Sera.
“Ora guidiamo un gruppo in grado di competere al meglio nei mercati più interessanti del mondo occidentale: in Australia, Usa, America del Sud, Canada, Germania oltre ai Paesi domestici” ha aggiunto l’Ad, precisando che “Il futuro e le migliori opportunità industriali saranno costituite da nuove infrastrutture in ambito urbano e periferico, laddove nel mondo c’è più richiesta di mobilità individuale. Ambiti nel quale il nostro gruppo ha le migliori competenze al mondo in termini di costruzione, sistemi di pedaggio e sistemi di gestione”.
Il recente incremento dei tassi di interesse in Italia non ha influito sul costo di finanziamento per il deal di Abertis “per due ordini di motivi” ha spiegato Castellucci. “Con questa operazione Atlantia diventa ancora più globale, quindi meno sensibile ai tassi d’interesse di un singolo Paese. E poi abbiamo raccolto la provvista necessaria già da qualche mese, non appena l’operazione è stata condivisa”.
Per quanto riguarda, infine, la possibile revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia, controllata di Atlantia, dopo le contestazioni inviate dal ministero delle Infrastrutture, il top manager ha precisato che “non ci sono al momento altri sviluppi”.
