Lufthansa, principale compagnia aerea tedesca e settima compagnia aerea del mondo, ha chiuso i primi nove mesi del 2018 con un Ebit rettificato pari a 2,4 miliardi, in calo del 7,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
A pesare sui conti l’integrazione con la compagnia low cost tedesca Eurowings e un aumento dei costi del carburante per 536 milioni.
Lufthansa ha rivisto in calo le stime di crescita per il 2019 e prevede un risultato per il 2018 come da attese, lievemente inferiore ai 2,97 miliardi del 2017.
“Ci aspettiamo un aumento dei costi per l’intero anno di più di un miliardo di euro a causa del prezzo della benzina e delle spese extra dovute a ritardi e cancellazioni”, ha affermato Carsten Spohr, Ceo di Lufthansa, sottolineando che comunque il risultato dei primi nove mesi 2018 è il secondo miglior risultato della storia della compagnia che non si sono registrare perdite per Eurowings.
Sul titolo, che intorno alle 11:30 cede a Francoforte perde il 7,8%, ha pesato l’annuncio di un incremento dei voli ad un ritmo inferiore rispetto a quello degli altri competitor, nonché le somme a risarcimento dei clienti per una serie di voli cancellati.
In vista dei risultati odierni, molti investitori si attendevano un profit warning sul titolo o un downgrade dell’orientamento ai risultati. A dati resi noti, l’attesa di ribassi superiori al dato effettivo potrebbero aprire nuove opportunità.