ll Ftse Italia Servizi Finanziari inizia l’ottava con un guadagno del 2,2% e facendo nettamente meglio dell’analogo europeo (+0,7%), beneficiando del rimbalzo effettuato dal comparto bancario (+3,6%) e uniformandosi al Ftse Mib (+1,9%).
Nonostante i mercati continuano a temere i possibili impatti sul bilancio pubblico italiano, una boccata di ossigeno, almeno nel breve periodo, è giunta dal mantenimento del rating ‘BBB’ sull’Italia da parte di Standard & Poor’s lo scorso venerdì, pur con l’oulook portato da stabile a negativo.
Adesso il focus è rivolto sulla trattativa tra esecutivo e Commissione Europea, dopo la bocciatura della legge di Bilancio da parte di Bruxelles. Il Governo ha tempo fino al prossimo 13 novembre per modificarla. Nel frattempo, la manovra economica dovrebbe essere depositata in Parlamento entro il 31 ottobre.
L’ottima seduta del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, tra cui Fineco (+3,1%), Banca Mediolanum (+2,4%) e Anima (+4,4%).
In luce Exor (+1,4%), che si è mossa in scia all’andamento positivo delle principali controllate quotate.
Nel Mid Cap rimbalza Banca Ifis (-%), con il Ceo Giovanni Bossi che ha rassicurato in una breve intervista a Market Insight sui solidi fondamentali della banca.
Qualche presa di profitto su doBank (-1,5%), mentre termina flat Cerved (-0,1%), che nei primi nove mesi del 2018 ha evidenziato ricavi e margini in crescita.
Tra le Small Cap prosegue il rally di Banca Intermobiliare (+8,9%), i cui vertici sono concentrati sul rilancio. Significativa risalita per Banca Sistema (+4,6%), reduce da alcune sedute difficili.