Il Ftse Italia Banche termina con un moderato calo dello 0,3% e in linea all’omologo europeo (-0,7%), frenando anche il Ftse Mib (-0,2%).
Gli investitori continuano ad essere preoccupati per la tenuta dei conti pubblici italiani, con l’attenzione concentrata sul dialogo tra Governo e Commissione Europea dopo la bocciatura della manovra economica da parte di Bruxelles. L’esecutivo ha tempo fino al prossimo 13 novembre per riformularla e intanto sarà all’esame del Parlamento.
Nel frattempo, il dato sul Pil del terzo trimestre (invariato su base congiunturale e +0,8% su base tendenziale) ha certificato il rallentamento dell’economia italiana.
In tale contesto lo spread Btp-Bund si riporta nuovamente ben oltre i 300 pb dopo che nella seduta precedente era sceso sotto (fonte Mts Markets), frenando il rimbalzo del comparto bancario avviato lunedì. Il tutto a pochi giorni dall’entrata nel vivo delle trimestrali.
L’esecutivo monitora attentamente gli impatti dello spread sul settore creditizio, soprattutto nella parte più debole.
Seduta mista per i titoli del listino principale, tra i quali si mette in luce Banco Bpm (+1,7%), i cui vertici entro fine novembre prenderanno una decisione su Npl e riassetto del credito al consumo.
Ok Ubi (+0,4%), il cui Ceo Victor Massiah si attende una chiusura d’anno migliore del precedente, mentre rallenta Bper (-0,6%), con la presentazione del nuovo piano industriale che dovrebbe slittare ulteriormente.
Sul Mid Cap prese di profitto su Credem (-2,2%), che punta a 1,2 miliardi di raccolta nel private banking entro fine 2018, e su Popolare Sondrio (-2,2%), con il Consiglio di Stato che ha fatto sapere che sulla riforma delle popolari dovrà pronunciarsi la Corte di Giustizia Europea. Ancora acquisti su Creval (+1,1%).
Nuovo stop per Mps (-3%) dopo il forte rimbalzo della seduta precedente, con la banca che continua ad essere osservato speciale per i possibili impatti sulla solidità patrimoniale legati all’impennata dello spread.
Tra le Small Cap tiene la parità Carige, a pochi giorni dalla decisione del cda su come ripristinare i livelli del Total Capital ratio per adeguarlo alle richieste della Vigilanza. Altra seduta positiva per Banco Desio (+4,5%).