Banca Popolare di Sondrio attende chiarezza sul tema dell’obbligo di trasformazione in Spa e fino a quando questo non avverrà non ha intenzione di cambiare il proprio status di istituto cooperativo.
È quanto ha dichiarato alla stampa Francesco Venosta, presidente dell’istituto valtellinese. “Non si può operare senza certezza del quadro normativo e questa certezza ora non c’è”, ha affermato Venosta.
Sulla questione è intervenuto, sempre riferendo alla stampa, anche l’Ad Mario Alberto Pedranzini, il quale ha affermato: “Auspichiamo chiarezza per avere certezza nell’operare. Sto facendo studiare ai legali se la pronuncia del Consiglio di Stato basta a prorogare i termini o se serve invece un intervento legislativo”.
Lo scorso venerdì il Consiglio di Stato ha rimandato alla Corte di Giustizia Europea il pronunciamento sulla riforma delle popolari. Un decreto varato dal Governo nei mesi scorsi ha fissato al 31 dicembre il termine entro il quale le banche devono adeguarsi alla riforma.
Infine, in merito a potenziali aggregazioni, il presidente Venosta ha dichiarato: “Abbiamo annunciato ieri l’operazione sulla Cassa di Risparmio di Cento: questo è il massimo in termini di aggregazione che possiamo fare”.
Intorno alle 15:00 a Piazza Affari il titolo lascia sul terreno lo 0,3% a 2,78 euro, mentre il Ftse Italia Banche segna un ribasso dello 0,5 per cento.