Nel periodo gennaio – settembre del 2018 il gruppo ha realizzato ricavi pari a 1.013,3 milioni, in crescita del 5,1% su base annua, sostenuto in particolare dalle vendite oltrefrontiera, aumentate del 5,4% a 806,6 milioni (79,6% del totale). Positivo anche il mercato domestico dove le vendite sono cresciute del 4,1% a 206,7 milioni.
Una dinamica positiva che si amplifica a livello di margini operativi con l’Ebitda e l’Ebit cresciuti rispettivamente dell’11,1% a 380,1 milioni e del 9,6% a 337 milioni, nonostante ammortamenti e svalutazioni aumentate del 25 per cento.
Il periodo in esame si è chiuso con un utile netto di 237,9 milioni, in progresso dell’8,2% su base annua.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è fissato a 462,7 milioni, in aumento di 80,9 milioni rispetto a fine 2017.
impatto di circa 30 milioni per l’intero anno, per il 2018 la società ha abbassato le stime sui ricavi, ora attesi in un range di 1.340 – 1.350 milioni (precedente stima 1.350 – 1.370 milioni), mentre ha confermato le previsioni di un Ebitda compreso tra i 490 e i 500 milioni, un utile operativo tra 430 e 440 milioni e un utile netto tra 310 e 315 milioni.