Tesmec – Gestione operativa in calo nei nove mesi 2018

Il cda di Tesmec ha approvato i risultati dei primi nove mesi del 2018, nei quali i ricavi risultano in crescita del 6,3% a 140,5 milioni su base annua (+8,1% a cambi costanti).

Nel dettaglio, il fatturato del settore Trencher, che contribuisce per il 67% ai ricavi consolidati, ha registrato una crescita del 23,8% a 94,2 milioni.

Le vendite del settore Energy si sono invece fissate a 30,2 milioni, in calo del 32,6%, una dinamica riconducibile al fatto che nel 2017 comprendevano i ricavi di un’importante commessa.

Il giro d’affari del settore Ferroviario è salito del 43,9% a 16,1 milioni, a seguito della consegna dei veicoli di manutenzione e agli avanzamenti tecnologici che il gruppo sta portando avanti in termini di Ricerca & Sviluppo.

Il portafoglio ordini al 30 settembre ammontava a 206 milioni, in crescita del 16,4% rispetto a quello rilevato il 30 settembre 2017, di cui 31 milioni ascrivibili al settore Energy, 62 al segmento Trencher e 113 al settore Ferroviario.

L’Ebitda diminuisce del 9,9% a 12,2 milioni. Il calo è attribuibile agli extra costi per circa 4 milioni emersi nel corso del terzo trimestre relativi ai cantieri australiani. Al netto di suddetti costi, l’Ebitda sarebbe stato di circa 16 milioni, con la relativa marginalità all’11,4 per cento.

L’Ebit, pari a 1,4 milioni, registra invece una diminuzione del 53,6% dopo aver spesato ammortamenti aumentati del 3,2% a 10,8 milioni.

Il conto economico si chiude con una perdita netta di 0,8 milioni, diminuita del 58% rispetto all’anno precedente.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 92,9 milioni rispetto agli 85,3 milioni rilevati lo scorso 31 dicembre.

Infine, la società prevede per l’esercizio in corso ricavi pari a circa 200 milioni, il recupero della marginalità nell’ultimo trimestre, che garantirà quindi una performance su base annuale in linea con la chiusura dello scorso esercizio.

Il management ha inoltre confermato il miglioramento della posizione finanziaria netta grazie alla normalizzazione del capitale d’esercizio e al miglioramento della reddittività gestionale.