Le Borse europee cambiano direzione rispetto all’avvio di seduta e passano in terreno positivo con i futures di Wall Street in rialzo. Intorno alle 12:00 il Ftse Mib, in progresso dell’1,1%, guida i listini del Vecchio continente. Bene anche il Dax di Francoforte (+1%), l’Ibex 35 di Madrid (+1%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%) e il Ftse 100 di Londra (+0,4%).
Gli investitori guardano con attenzione alla stagione delle trimestrali che è entrata nel vivo. Nella notte sono attesi i conti di Apple, mentre resta alta l’attenzione sul conflitto commerciale con la Cina, uno dei fattori di incertezza che hanno penalizzato l’azionario nelle ultime settimane.
Sul fronte macro si segnala il rallentamento della crescita del settore manifatturiero nel Regno Unito ad ottobre. Attenzione all’attività manifatturiera Usa di ottobre e alla riunione meeting della Banca di Inghilterra.
Intanto il biglietto verde rifiata nei confronti delle altre valute in attesa del Job Report di ottobre in uscita domani, con l’euro/dollaro che risale a 1,137 dopo aver toccato un minimo in area 1,13, mentre il dollaro/yen si mantiene a 112,9.
Guadagna terreno la sterlina sulla moneta americana (sterlina/dollaro a 1,29) in scia alle indiscrezioni secondo cui Londra e Bruxelles avrebbero raggiunto una bozza di accordo che consentirebbe alle società finanziarie britanniche l’accesso al mercato europeo anche dopo la Brexit.
Per quanto riguarda l’Italia, il tema centrale resta lo scontro di Roma con l’Ue sulla Manovra. Lo spread tra Btp e Bund torna sotto quota 300 punti, a 298, con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,38 per cento.
Il governo dovrà rispondere entro il 13 novembre ai rilievi sulla manovra 2019, ampiamente criticata dalla Commissione europea che ha definito la situazione del debito italiano una fonte di preoccupazione. Roma continua però a difendere la legge di Bilancio rivendicandone la valenza espansiva, con l’esecutivo che intende andare avanti sulla propria strada per favorire la crescita.
Tornando a Piazza Affari, svettano in cima al listino principale Banca Generali (+3,2%), Prysmian (+2,8%), Mediaset (+2,7%) e Telecom Italia (+2,6%). Ben intonata anche Tenaris (+1,8%) dopo la trimestrale migliore delle previsioni. Avanza il comparto dell’auto dove si mettono in mostra Ferrari (+1,8%) ed Fca (+1,8%). In calo i titoli legati al petrolio come Eni (-1%), Saipem (-1,9%).