Tenaris – Utile più che raddoppiato nel 3Q 2018

Tenaris ha chiuso il terzo trimestre 2018 con risultati in decisa crescita e oltre le attese degli analisti, con l’incremento delle vendite che riflette l’aumento dei prezzi medi in particolare in Nord America e i maggiori volumi di tubi per progetti complessi come Zohr.

Nel dettaglio, i ricavi sono cresciuti del 44% su base annua e del 6% rispetto al secondo trimestre a 1.899 milioni di dollari, rispetto a 1.827 milioni previsti dal consensus, con l’accelerazione rispetto ai tre mesi precedenti dovuto per il 2% all’aumento dei volumi e per il 4% all’effetto prezzi.

Deciso miglioramento dei margini operativi grazie al miglior assorbimento dei costi fissi e all’aumento dei prezzi e dei volumi di vendita, che hanno più che compensato l’incremento dei costi delle materie prime e delle tariffe sulle importazioni Usa

L’Ebitda è balzato del 75% su base annua e dell’8% su base trimestrale a 394 milioni, battendo le attese (consensus a 369 milioni), con una redditività al 20,7% (+350 basis point su base annuale, +40 basis points su base trimestrale).

Forte crescita anche dell’Ebit che ha raggiunto 258 milioni (226 milioni il consensus) rispetto a 79 milioni nel terzo trimestre 2017 e a 222 milioni nel secondo trimestre 2018, con un’incidenza sul fatturato all’13,6% (+750 basis points).

L’utile netto è più che raddoppiato a 247 milioni (199 milioni il consensus) e cresciuto del 48% su base trimestrale.

Dal lato patrimoniale, la cassa netta, rispetto al 30 giugno 2018, è diminuita di circa 15 milioni a 423 milioni (655 milioni il consensus), principalmente per l’aumento del capitale circolante netto, per le maggiori scorte legate alle anticipazioni di produzione per il progetto Zohr e per la stagionalità in Canada.

Per quanto riguarda l’outlook, Tenaris prevede di chiudere l’anno con un alto livello di consegne al progetto Zohr e un incremento stagionale delle vendite in Canada, con margini in linea ai livelli attuali. Invece, nel primo trimestre 2019, le vendite dovrebbero restare “in linea a quelle del quarto trimestre con margini simili a quelli attuali”.

Per il resto del prossimo esercizio risultati saranno influenzati dall’implementazione dello Usmca (l’accordo commerciale siglato da Usa, Messico e Canada) e dall’attuazione della Sezione 232 sulle tariffe compresa in quell’accordo.

Infine, il cda ha approvato la distribuzione di un acconto sul dividendo 2019 per un ammontare di 0,13 dollari per azione. La cedola sarà staccata il 19 novembre e messa in pagamento il 21 novembre, per un esborso complessivo di 153 milioni di dollari.