La casa di Maranello ha chiuso il periodo luglio-settembre 2018 con risultati leggermente inferiori alle attese, con l’aumento dei volumi assorbito dall’effetto cambi negativo e da un mix meno favorevole. Nel dettaglio, il fatturato ha segnato un +0,2% a 838 milioni, mentre Ebitda ed Ebit sono cresciuti rispettivamente del 4,5% a 278 milioni e dello 0,5% a 203 milioni. L’utile netto è raddoppiato a 287 milioni, soprattutto grazie al beneficio fiscale di 141 milioni relativo all’accordo sul Patent Box. L’indebitamento netto industriale è diminuito, rispetto al 30 giugno 2018, di circa 100 milioni a 372 milioni. Confermati i target 2018.
Nel terzo trimestre 2018, le consegne di Ferrari hanno raggiunto le 2.262 unità, in crescita del 10,6% su base annua soprattutto per effetto all’aumento dell’11,4% delle vendite dei modelli a 8 cilindri guidate dalla Portofino, mentre i modelli a 12 cilindri sono aumentati del 7,9 per cento.
I ricavi sono rimasti sostanzialmente stabili a 838 milioni (861 milioni il consensus), con l’aumento dei volumi assorbito dall’effetto cambi negativo (+2,2% a cambi costanti) e dal mix meno favorevole.
Il fatturato da automobili e parti di ricambio si è incrementato dell’1,9% a 616 milioni, mentre i motori hanno segnato un -19,9% a 70 milioni per via del calo delle vendite a Maserati. Positivo il contributo di sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio, che hanno segnato un +3,4 % a 128 milioni.
Leggermente sotto le attese i margini operativi, con l’aumento dei volumi e dei prezzi in parte compensato dall’effetto cambi negativo e dal diverso mix. L’Ebitda ha segnato un +4,5% (+11,9% a cambi costanti) a 278 milioni (282 milioni il consensus), con un’incidenza sui ricavi al 33,2% (+140 punti base), e l’Ebit un +0,5% a 203 milioni (208 milioni il consensus), con una marginalità al 24,2% (+10 punti base).
Il trimestre si è chiuso con un utile netto raddoppiato a 287 milioni, beneficiando di un provento straordinario di 141 milioni relativo all’accordo sul Patent Box siglato a settembre con l’agenzia delle Entrate. Escludendo tale effetto, l’utile netto adjusted è aumentato del 5% a 146 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento netto industriale, rispetto al 30 giugno 2018, è diminuito di circa 100 milioni a 372 milioni (398 milioni il consensus), grazie ad un free cash flow industriale di 100 milioni.
Infine, Ferrari ha confermato i target 2018, prevedendo consegne superiori a 9mila unità, ricavi oltre i 3,4 miliardi, Ebitda adjusted oltre 1,1 miliardi, un indebitamento netto industriale inferiore a 400 milioni e Capex per circa 650 milioni.