Entro il 2040 le economie emergenti e in via di sviluppo rappresenteranno oltre il 60% del traffico passeggeri mondiale. Lo riporta Airports Council International (ACI) nell’ultima edizione del World Airport Traffic Forecast (WATF).
Nel 2017, si legge nel report, il traffico mondiale ha superato gli 8,2 miliardi di passeggeri e, secondo le previsioni di ACI, dovrebbero raddoppiare entro il 2034 sulla base di un tasso di crescita media del 4,3% annuo. A lungo termine, entro il 2040, i passeggeri raggiungeranno i 20,9 miliardi, con una crescita media del 4,1% all’anno.
In questo lasso di tempo, si prevede che la Cina diventerà il più grande mercato di passeggeri con poco meno di quattro miliardi di passeggeri che rappresenteranno una quota del 19% del mercato globale. ACI prevede inoltre che un certo numero di altre economie emergenti salirà nelle classifiche tra cui Indonesia, Turchia e Vietnam.
Secondo le stime, al secondo posto si piazzeranno gli Stati Uniti con 3,1 miliardi di passeggeri (il 15% del totale), e l’India con 1,3 miliardi di persone (il 6,3%). Sommati, questi tre paesi da soli occuperanno il 40% del traffico aereo mondiale.
Dal Forecast emergono altri dati interessanti: per esempio, più di metà di questo aumento andrà a ricadere sugli aeroporti dell’Asia Pacifica. Fra i paesi che registreranno la crescita più rapida, oltre a India e Cina, ci sono Vietnam, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti.
Tuttavia, ACI sottolinea che esistono fattori, ad oggi imponderabili e quindi impossibili da includere nei calcoli, che nel concreto potrebbero compromettere le previsioni: in particolare le tensioni internazionali e le politiche protezioniste messe in atto da alcuni stati. Non c’è dubbio però che la quantità di passeggeri sia destinata ad aumentare con numeri tali che rischiano di superare la capacità degli aeroporti esistenti e anche di quelli progettati per i prossimi anni.