Andamento incerto per le Borse europee, così come i futures di Wall Street, nella prima seduta di una settimana densa di avvenimenti, tra cui spiccano le elezioni di mid-term negli Usa e la penultima riunione della Fed nel 2018. Intorno a mezzogiorno il Ftse Mib cede lo 0,4%, appesantito soprattutto dalle vendite sulle banche mentre si apre oggi la discussione dell’Eurogruppo e poi quella dell’Ecofin sulla manovra italiana. Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund resta in area 293 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,36 per cento.
Flat il Dax di Francoforte, il Cac 40 di Parigi e il Ftse 100 di Londra, in rialzo l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%). Poco sotto la parità i derivati sugli indici azionari statunitensi, alla vigilia delle elezioni di metà mandato che rappresentano una sorta di referendum sull’operato di Trump nei primi due anni alla Casa Bianca.
Giovedì, invece, l’attenzione si sposterà sulla banca centrale americana, che dovrebbe confermare il rialzo dei tassi nel meeting di dicembre e definire le prossime mosse per il 2019. Il tutto dopo il solido job report di venerdì, che ha evidenziato una crescita annua dei salari medi a livelli record da nove anni e mezzo e un aumento degli occupati superiore alle attese.
Sul Forex l’euro/dollaro resta in area 1,138, poco mosso come il cambio fra biglietto verde e yen a 113,2. In rialzo la sterlina, a 1,3 dollari e 0,874 nei confronti della moneta unica, sulla notizia che le trattative per la Brexit potrebbero sbloccarsi dopo due settimane di stallo.
Tra le materie prime, rimangono deboli per la sesta seduta consecutiva le quotazioni del greggio nel giorno in cui scattano le sanzioni Usa all’Iran, con il Brent (-0,1%) a 72,8 dollari e il Wti (-0,4%) a 62,9 dollari.
A Piazza Affari vendite sui bancari UNICREDIT (-1,4%), UBI (-1,6%), INTESA (-2,1%) e BANCO BPM (-2,6%), ma soprattutto su BPER (-4%) penalizzata dal downgrade di Goldman Sachs da neutral a sell con target price abbassato da 4,10 a 3 euro.
In vetta al Ftse Mib FCA (+1,8%) nonostante il calo delle immatricolazioni in Italia (-16,8%) a ottobre, dopo il balzo di venerdì sull’onda dell’andamento positivo delle vendite negli Stati Uniti. Ben intonata anche CAMPARI (+1,6%), positiva FERRARI (+0,8%) in attesa dei risultati. In rialzo anche ITALGAS (+0,8%) che ha appena diffuso i conti dei 9 mesi. Sottotono STM (-1,5%) che ha avviato un programma di acquisto di azioni proprie.