TerniEnergia – Gestione operativa in recupero nei 9 mesi 2018

Nel periodo gennaio-settembre 2018 il gruppo umbro guidato da Stefano Neri ha riportato ricavi per 15,7 milioni, in calo del 20,1% su base annua.

A livello di margini operativi, il gruppo ha registrato un miglioramento dell’Ebitda che si è attestato a 1,4 milioni (a fronte di un pareggio nei primi nove mesi del 2017) grazie soprattutto al contributo positivo derivante dalle attività di Softeco Sismat e da quelle svolte in Sudafrica.

L’Ebit ha evidenziato un deficit di 1,8 milioni contro un rosso di 3,9 milioni nel pari periodo di confronto.

La gestione finanziaria, negativa per 3,1 milioni, è rimasta invece sostanzialmente stabile assorbendo oltre 3 milioni.

Il conto economico si è chiuso con una perdita di 4 milioni (-8,1 milioni nei primi nove mesi del 2018).

Dal lato patrimoniale, al 30 settembre 2018 l’indebitamento finanziario netto ammontava a 59,9 milioni, in calo dai 89,8 milioni di fine 2017 per effetto dell’applicazione dell’IFRS 5 che ha comportato la riclassifica di un indebitamento finanziario per circa 34 milioni.

Si segnala infine che lo scorso 25 ottobre il Cda di TerniEnergia ha approvato il piano di risanamento e rilancio 2018 – 2022 e la relativa manovra finanziaria. Un piano finalizzato a ripristinare l’equilibrio finanziario e patrimoniale nel lungo periodo, che prevede tra l’altro la dismissione degli asset fotovoltaici nonché di quelli relativi alla business unit Clean Tech entro il 31 dicembre 2019.